REDAZIONE SIENA

"Casa mia" di Ghali a Sanremo: solo una canzonetta?

L'articolo analizza il significato profondo della canzone "Casa mia" di Ghali, che affronta temi come la guerra, la povertà e l'uguaglianza tra esseri umani, con uno sguardo critico sulla società moderna e la situazione dei migranti.

"Casa mia" di Ghali a Sanremo: solo una canzonetta?

La riflessione sul concetto di casa ci ha fatto pensare alla canzone "Casa mia" di Ghali presentata all’ultimo Festival di Sanremo.

Il testo ha un significato profondo, parla di guerre molto vicine a noi, talvolta sottovalutate o ignorate dalla maggior parte delle persone. Affronta il tema della povertà, causata dalla mancanza di cibo e di ospitalità, ponendo l’attenzione sulla casa come luogo in cui ogni persona si riconosce, dove sta bene, si sente al sicuro ed è amata.

Il cantante inscena una chiacchierata con un alieno atterrato sul pianeta Terra a cui chiede spiegazioni: "Ma che ci fai da queste parti?/Quanto resti e quando parti?". Il pezzo trasmette un messaggio di uguaglianza: "Casa mia/Casa tua/Che differenza c’è? Non c’è/Ma qual è casa mia?/Ma qual è casa tua?/Dal cielo è uguale, giuro". L’autore vuole sottolineare che non esistono differenze tra esseri umani. Ghali mette anche in luce le contraddizioni della società moderna quando canta "Siamo tutti zombie col telefono in mano", facendo intendere quanto siamo distratti da cose futili mentre in luoghi non troppo lontani si combattono guerre. E ancora "Sogni che si perdono in mare/figli di un deserto lontano". I sogni che si perdono in mare sono quelli dei migranti costretti ad andar via dalla propria casa, dal proprio paese, intraprendendo un viaggio senza una meta certa in cui molti perdono la vita.

Con un linguaggio in alcuni punti più colloquiale e in altri più ricercato, Ghali riesce a comunicare un messaggio profondo anche a noi giovani. Siamo convinti che la sua canzone potrebbe essere studiata a scuola.