Torna a occuparsi dell’abitazione di Montepulciano di Elemire Zolla e Grazia Marchianò l’associazione nazionale Case della Memoria e, preoccupata per le sorti del patrimonio dei due insigni studiosi, si appella al Comune affinché "si occupi di proteggere, valorizzare e rendere fruibile al pubblico" la residenza. I vertici dell’associazione, Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, che negli anni scorsi avevano fatto visita alla professoressa, rafforzano la richiesta, ipotizzando che la casa possa diventare "un altro dei numerosi luoghi d’attrazione di cui quest’area è ricca". Il Comune fa presente che segue "con attenzione e rispetto la fase che si è aperta, dopo la dolorosa scomparsa della professoressa Marchianò, riguardo alla valorizzazione del patrimonio culturale in suo possesso". Come avevamo anticipato, curatrice dell’eredità giacente è stata nominata l’avvocato Angela Barbi con la quale il Comune è in contatto ma ritiene "giusto e doveroso che faccia il proprio lavoro". L’ente ribadisce la "disponibilità a lavorare per una valorizzazione pubblica del patrimonio artistico e bibliografico presente nell’abitazione". Una disponibilità, non un impegno al momento impossibile nell’incertezza delle sorti, anzitutto legali, di tali sostanze. Ampia adesione popolare, intanto, alla proposta nata sui social di intitolare a Zolla e Marchianò la piazzetta sui cui si apre uno degli ingressi dell’abitazione.
Diego Mancuso