Una nuova caserma della Guardia di Finanza. È quanto può attendersi Montepulciano quando si risolverà la vicenda annosa (anche in senso letterale) e travagliata in cui è incappata la costruzione dell’edificio. E la soluzione, dopo circa cinque anni di blocco dei lavori e di schermaglie giudiziarie, potrebbe essere ormai vicina. Siamo in grado di ricostruire, con buona approssimazione, l’iter di un’opera pubblica che sarebbe dovuta costare poco più di un milione e duecentocinquantamila euro. A maggio 2017 hanno formalmente inizio, in Via dell’Artigianato, all’imbocco della zona produttiva di Totona, i lavori per la realizzazione del nuovo edificio, destinato ad ospitare uffici, locali di servizio e anche alloggi in sostituzione dell’attuale sede della Tenenza della Guardia di Finanza, situata in Piazza Don Minzoni. La realizzazione procede nell’anno successivo, come testimonia la visita al cantiere dell’allora comandante regionale, Gen. Michele Carbone, ora Direttore della DIA. Poi, a metà del 2019, si manifestano i primi intoppi: dopo aver realizzato lo "scheletro" in cemento armato, l’impresa, che avrebbe dovuto consegnato il manufatto a fine 2018, si ferma. A maggio 2020 il Ministero delle Infrastrutture attiva la procedura di risoluzione del contratto per non aver rispettato i tempi, la ditta si oppone e cita in giudizio l’amministrazione statale. Si va dunque davanti a un giudice, la pandemia non aiuta, finalmente all’inizio di quest’anno il CTU, il consulente tecnico d’ufficio incaricato dal tribunale, deposita la propria perizia, secondo le anticipazioni largamente favorevole al ministero. Siamo ad un passo dalla stesura della sentenza ma la pratica passa ad un nuovo giudice, il precedente va in pensione. Un rallentamento che non dovrebbe impedire, nel 2025, di bandire una gara e di assegnare, dopo unaggiornamento del progetto, l’appalto all’impresa che, secondo il piano del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Toscana, dovrà completare i lavori. Dunque, né "cattedrale nel deserto" né rischio di smantellamento che preoccupano l’opinione pubblica, al cospetto di quello scheletro abbandonato. "Per una volta il Comune non ha responsabilità" è la voce che, con una vena di ironia, filtra dal Palazzo Comunale; di certo l’Amministrazione a suo tempo incentivò la realizzazione della nuova caserma, nella prospettiva di rendere stabile la presenza della GdF a Montepulciano, mettendo gratuitamente a disposizione un lotto di mille metri quadrati nell’area artigianale. Una ripresa dei lavori, in vista della conclusione dell’opera, viene dunque valutata con il massimo interesse dall’istituzione locale.
Diego Mancuso