
La consigliera Pd Anna Ferretti
Atmosfera pesante ieri in Consiglio comunale, dove l’interrogazione urgente presentata dalla consigliera Pd, Anna Ferretti, sulla riapertura dell’avviso per la nomina di quattro membri nella Deputazione generale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ha portato alla luce i retroscena alla base del provvedimento del sindaco Nicoletta Fabio. "Venerdì 24 gennaio l’amministrazione ha provveduto a pubblicare l’avviso per la designazione dei quattro membri. Appena scaduto l’avviso – ha spiegato Fabio –, abbiamo avviato l’istruttoria interna per valutare le domande in relazione a potenziali incompatibilità e inconferibilità rispetto all’incarico. Nel caso specifico – ha aggiunto il sindaco –, nel momento in cui la stampa ha pubblicato l’elenco completo delle candidature pervenute, l’istruttoria era ancora in corso. Fermo restando il diritto di cronaca, abbiamo dunque deciso di riaprire l’avviso, a tutela delle domande pervenute e dell’istruttoria legata all’idoneità delle candidature. Ho quindi deciso di agire a piena salvaguardia del procedimento amministrativo, degli stessi candidati e della procedura di istruttoria. In questo contesto – ha evidenziato Fabio –si inserisce anche la tutela della privacy di coloro che hanno presentato la propria candidatura".
Nell’avviso che scadrà il 27 marzo, i candidati che avevano già presentato la candidatura entro il 24 febbraio, possono dare conferma compilando lo specifico modello. "Per quanto riguarda la pubblicazione di nominativi che dovevano rimanere riservati – ha concluso il sindaco – è in corso un’indagine interna, mirata a individuare le responsabilità per comportamenti non consoni, che hanno generato un aggravamento delle procedure e un precedente che non deve ripetersi, fermo restando che l’amministrazione rispetterà i termini assegnati per le designazioni. Infatti ritengo di avere comunque tempo sufficiente fra la scadenza dell’avviso e il termine statutario per la presentazione alla Fondazione Mps delle designazioni".
La consigliera Pd, Anna Ferretti, non ha fatto giri di parole: "Credo che lei sia giustamente arrabbiata, e lo deve essere perché quanto accaduto non è assolutamente normale. L’avviso per la riapertura dei termini dice che ‘prende atto del comunicato stampa’: che un atto, che riapre un bando, si basi su un comunicato del sindaco a me pare alquanto strano. Inoltre, nel Regolamento del Consiglio comunale approvato nel 2023 non c’è scritto che si può riaprire un bando, e quindi questa procedura è stata fatta un po’ di fretta. E’ un problema di correttezza amministrativa su cui sollevo qualche perplessità".
Poi l’affondo: "La pubblicazione dei nominativi è preoccupante, perché questo vuol dire che lei non si può fidare dei suoi collaboratori più stretti. Io ho un dubbio, atroce – ha rincarato la dose l’esponente Dem –: che qualcuno abbia voluto che succedesse questo e la cosa mi preoccupa ancora di più, perché, se qualcuno che lei non voleva accontentare l’ha messa in questa situazione, è allarmante. Non siete famosi per la trasparenza, mentre in questo caso la trasparenza è stata anche eccessiva. Se è stata la sua maggioranza che ha fatto uscire la lista dei nominativi – è la conclusione – vorrebbe dire che lei i veleni ce li ha intorno e non riesce a governarli. Questo mi preoccupa come consigliera, ma ancora di più come cittadina, perché il rispetto dell’istituzione è la prima cosa che tutti dobbiamo avere. Lei non la pensa come me, ma è il mio sindaco e come tale io la devo rispettare".