REDAZIONE SIENA

Caso Galleria del Palio: "Sì all’hub informativo. Occorre coinvolgere di nuovo le Contrade"

Il sindaco ha risposto così all’interrogazione di Micheli e Piccinni (Pd). Fabio: "Sto lavorando a un punto di riferimento per chi arriva a Siena" .

Una delle vetrine allestite nella sala dei costumi di Palazzo Pubblico

Una delle vetrine allestite nella sala dei costumi di Palazzo Pubblico

"Il progetto della ‘Galleria del Palio’ così come era stato congegnato e pensato, anche dal punto di vista delle risorse finanziarie, va decisamente ridimensionato e ripensato, coinvolgendo maggiormente le diciassette Contrade: questo l’impegno da parte del Comune di Siena". Così il sindaco Nicoletta Fabio ha risposto all’interrogazione dei consiglieri Luca Micheli e Gabriella Piccinni (Pd) ieri in consiglio. "La mia convinzione – ha spiegato Fabio –, espressa ripetutamente non solo da primo cittadino, è quella di non cristallizzare il Palio in un museo, tant’è che espressi qualche perplessità fin dal 2016 quale membro del Magistrato e non ero la sola. E’ probabilmente più giusto, sempre attraverso un percorso assieme al Magistrato, definire un hub informativo, che diventi punto di riferimento per chi arriva a Siena, ed è su questo che sto lavorando. Serve comunque un coinvolgimento delle Contrade, anche attraverso i loro musei, affinché ci sia una narrazione completa e immersiva in un mondo che, come ben sappiamo, ha specifiche peculiarità che non possono essere ridotte in un museo tradizionale".

"Di ‘Galleria del Palio’ - ha sottolineato Fabio - aveva parlato il sindaco Bruno Valentini, ed era stato presentato un progetto che non riscosse particolare entusiasmo da parte delle Contrade. Il sindaco Luigi De Mossi parlò invece di ‘Museo del Palio’, e presentò alle Contrade un ambizioso progetto che riscosse invece interesse. Prevedeva un partenariato pubblico privato e in sintesi l’affidamento totale della sua gestione per circa venti anni ad una società privata; prevedeva inoltre un progetto architettonico assai complesso, difficilmente sostenibile dall’ente. Un progetto rigoroso dal punto di vista scientifico, affascinante e ambizioso da quello architettonico, dispendioso dal punto di vista finanziario e, infine, critico dal punto di vista gestionale. Aspetti a mio avviso dirimenti per accantonare quell’idea e pensare appunto a qualcosa di concretamente realizzabile, tant’è che al momento il progetto non è contenuto nel Dup e nel Piano triennale dei lavori pubblici approvati da questo Consiglio Comunale. Il progetto – ha proseguito – va ripensato una volta per tutte, anche attraverso un nuovo coinvolgimento del Magistrato. Già all’epoca, espressi la mia opinione in tal senso: secondo me, il Palio e soprattutto la Contrada si comprende solo visitando e possibilmente frequentando le Contrade stesse, che dovrebbero/potrebbero mettere in rete i loro musei, creando una sorta di museo diffuso, anche con una gestione condivisa che nulla tolga alla sacrosanta autonomia di ogni singola consorella ma che valorizzi nel suo insieme la nostra identità cittadina. Purtroppo all’epoca l’idea, tutta da costruire, non entusiasmò le Contrade, ma nonostante ciò mi sono ripromessa di provare a strutturare meglio quell’idea e parlarne con i priori a tempo debito. Visto il successo riscontrato dalle aperture straordinarie del periodo natalizio, sto valutando anche la possibilità di ampliare e rinnovare le attuali sale dei Costumi per ottimizzarne la fruizione; del resto quelle stanze erano state concepite, anche prima della ‘Galleria’, come fulcro di un possibile ‘Museo del Palio’. A mio avviso, si può e si deve studiare un allestimento semplice, filologicamente corretto, attuale, interattivo ed esperienziale, che renda fruibile e comprensibile anche ai visitatori non senesi l’identità della nostra celebrazione. Di questo ragionerò con la Commissione, che dovrà essere riproposta al Magistrato visto che della vecchia facevano parte priori non più in carica e integrata da esperti che individuerà l’amministrazione di concerto con le Contrade".

Il consigliere Micheli si è dichiarato "insoddisfatto: si parla di cristallizzazione del Palio attraverso un museo o una galleria, quello che vorrei fosse chiaro è che l’obiettivo deve essere invece quello di creare un luogo in cui viene descritto il punto di vista di chi organizza il Palio e la Festa, che è diverso dal punto di vista delle Contrade".