Caso Orti del Tolomei. Procuratore dei minori:: "Rapine e violenza, fenomeni in crescita"

Il capo dell’Ufficio, Roberta Pieri, sull’inchiesta senese sottolinea: "Ci siamo mossi subito perché prima agiamo nei confronti dei giovani e prima li recuperiamo. Il nostro obiettivo è infatti quest’ultimo" .

di Laura Valdesi

SIENA

Botte e rapine agli Orti del Tolomei commesse da un gruppo di giovanissimi ai danni di sei persone, oggi si presenterà davanti al giudice il minorenne per cui è stata disposta, ed eseguita dalla polizia, la misura cautelare per reati che spaziano appunto dalle lesioni aggravate alle minacce, alla rapina. La Squadra mobile continua intanto ad indagare sulla vicenda che potrebbe vedere coinvolti altri giovani, oltre ai quattro presunti autori di una sequenza di atti definiti dal questore Ugo Angeloni "particolarmente gravi". Uno dei minorenni è invece tuttora irreperibile: emessa anche nei suoi confronti una misura cautelare. La vicenda ha creato scalpore in città, perché i fatti sono accaduti il 7 luglio scorso, nel giro di mezz’ora, in pieno centro storico.

Roberta Pieri, procuratore della repubblica presso il tribunale per i minorenni di Firenze, il suo ufficio ha seguito il caso degli Orti del Tolomei. Anche nella nostra provincia, già dal 2019, i giovanissimi si sono resi protagonisti di episodi di violenza e di aggressioni: cosa succede ai nostri ragazzi?

"Non parlo di inchieste in corso. Più in generale posso dire che in Toscana non tutti, ma una buona fetta dei giovani di cui ci occupiamo, sono minori stranieri non accompagnati. Mentre prima erano di etnia albanese, ora arrivano soprattutto dall’Africa. Nonostante le previsioni di legge si fanno i conti con la mancanza di strutture e progetti. Per quanto riguarda i reati, in linea generale fra il 2022 e il 2023, ultimo dato di riferimento consolidato, c’è stato un incremento importante delle rapine. Anche delle lesioni commesse dai minori. Dei reati insomma di matrice violenta compiuti anche solo per un giubbotto o per un paio di euro. Anche nel caso di cui si è occupata la polizia agli Orti del Tolomei è stato così. In generale tali comportamenti sono modi per dimostrare il dominio sul territorio . Gli episodi si sono verificati nello stesso giorno, uno dietro l’altro. Si è persino cercato di prendere una borsetta. Come procura ci siamo mossi celermente perché prima si agisce e prima li possiamo recuperare. Il nostro obiettivo è proprio quest’ultimo".

Può trattarsi anche dell’onda lunga del periodo Covid?

"Sicuramente si sconta anche questo. La pandemia ha generato un’altra tipologia di reati comuni fra i minori, commessi tramite il cellulare, vedi lo stalking e la pedo-pornografia. Spesso analizzando i telefoni emergono anche condotte che non hanno rilevanza penale, foto con i soldi per esempio".

Procuratore, quale è il fenomeno emergente che vi preoccupa maggiormente?

"Le rapine, sono veramente aumentate tanto. La violenza".

Tutto per futili motivi, come sembra emergere anche dall’inchiesta sulla serata agli Orti del Tolomei. Botte per prendere una collanina del valore di poche decine di euro, per esempio.

"Anche solo per una sigaretta negata".

Serve maggiore sensibilizzazione ed ’educazione’ al rispetto dell’altro?

"Adesso la nostra procura vive un momento di difficoltà perché dovremmo essere in cinque invece siamo in tre, compresa la sottoscritta che sta facendo anche il sostituto. Prima di tale carenza di organico venivano organizzati convegni nelle scuole sulla legalità. Andrebbe a mio avviso inserita come materia scolastica. Oggi i giovani hanno necessità di questo e al contempo di essere educati ai rapporti sentimentali ed affettivi, divenendone consapevoli. ’L’intelligenza emotiva’ di cui parla Goleman. Che ti fa comprendere che di una ragazzina ubriaca non si abusa, per esempio".

A Siena c’è stata la ben nota vicenda della Chat degli orrori per cui è intervenuto il perdono giudiziale.

"Ogni tanto continuiamo a ritrovare, non nella stessa quantità rispetto a tale vicenda, fotografie orrende nei telefoni. Passarsi le immagini è spesso motivo di divertimento. Ma non c’è nulla da ridere, guai banalizzare il male. Anche le famiglie, su tale aspetto, potrebbero fare un po’ di più".

Procuratore, ci sono più bulli o bulle?

"I reati vengono commessi prevalentemente da maschi. Le ragazzine di solito fanno taccheggi al supermercato. Nonostante rilevi un incremento degli atteggiamenti violenti, lesioni e stalking, anche da parte loro".