Caso Rossi, Mussari in commissione il 16 febbraio Giallo delle mail: ecco cosa è stato chiesto

Deliberate le audizioni di Lorenza Pieraccini e Valentino Fanti. Il 10 verrà sentito il pm Nastasi. Sui lavori pesa l’incognita del Quirinale

di Laura Valdesi

SIENA

Sette audizioni in neppure un mese. Tutte molto importanti per mettere altre tessere nel puzzle che la commissione d’inchiesta sta componendo sulla morte di David Rossi. L’ufficio di presidenza in un’ora e mezzo ha stilato ieri il calendario dell’attività dall’8 al 24 febbraio. Adesso, come annunciato, il lavoro dei parlamentari si concentrerà sulla complessa elezione del presidente della Repubblica da cui dipende anche la stabilità del Governo. E che, se i giochi non fossero lineari, potrebbe anche far slittare il ruolino di marcia stilato dalla commissione presieduta da Pierantonio Zanettin.

La riunione di ieri è servita anche per riposizionare la barra sugli aspetti che devono essere approfonditi alla luce di quanto finora emerso, sia in pubblico che in secretato, declinando le convocazioni. Ecco allora che per dare organicità all’attività,si riprenderanno le audizioni chiarendo quanto prima il presunto ’giallo’ delle mail inviate il 4 marzo da Rossi all’ad Fabrizio Viola dove il manager annuncia la sua intenzione di suicidarsi. Poichè da un accertamento della polizia postale di Genova si rilevavano anomalie con particolare riferimento alla data di creazione, l’8 febbraio sarà ascoltata Lorenza Pieraccini, ex segretaria dell’amministratore delegato del Monte Fabrizio Viola. Che ha già riferito di aver visto e stampato quella mail, portandola a Valentino Fanti, suo diretto superiore. Anche quest’ultimo sarà sentito, sempre lo stesso giorno, dalla commissione. Il 9 febbraio toccherà invece al maresciallo dei carabinieri Francesco Marinucci che aveva comandato la stazione di Monteriggioni. Quindi la parola passerà ad uno dei magistrati che indagò sulla morte di Rossi, Antonio Nastasi: il 10 febbraio la sua audizione che consentirà di chiarire cosa accadde nella stanza del manager alla Rocca dopo le affermazioni del colonnello Pasquale Aglieco. La commissione ha poi deliberato l’audizione di Giuseppe Mussari, ex presidente Mps e dell’Abi, molto legato a David Rossi. Era slittata il 13 gennaio per un certificato medico, sarà il 16 febbraio. In ultimo toccherà agli altri due pm del caso Rossi per cui l’appuntamento era già fissato: 17 febbraio per Aldo Natalini e 24 febbraio per Nicola Marini.

All’ordine del giorno dell’Ufficio di presidenza ieri anche la delibera del quesito numero 51 ai carabinieri del Racis "sulla discrepanza temporale evidenziata dalla polizia di Stato sulla mail con cui David Rossi manifestava l’intenzione di suicidarsi". Sul tema è intervenuto a lungo in maniera propositiva il vice presidente Luca Migliorino che è un ingegnere informatico, fornendo chiarimenti ai colleghi. Sarà controllato l’impiego di tutti i dispositivi sequestrati nei giorni del 6 e del 7 marzo 2013, con orari e caratteristiche. Controlli anche dei file .pst (outlook) dei dispositivi che contengono posta elettronica. Chiaramente, ciò avverrà dalle copie forensi effettuate all’epoca che cristallizzarono il quadro. Di più: le analisi saranno svolte sui messaggi di posta che hanno all’interno la parola suicidio. Ciò consentirà anche di comprendere se, magari, ce n’erano altre unitamente a quelle che portano la data del 4 marzo. Le risposte del Racis, unitamente alle audizioni, consentiranno di chiarire la questione.

Ma se a febbraio l’attività della commissione sarà intensisissima, anche a marzo il calendario potrebbe prevedere alcune audizioni importanti. Che sono state richieste ma non deliberate. "Ascolterei volentieri Ettore Gotti Tedeschi", rilancia Walter Rizzetto (Fdi), membro della commissione. Ex numero uno dello Ior, Gotti Tedeschi era stato ascoltato nel 2013 dalla procura sull’operazione Antonveneta. "C’è un’altra audizione molto importante", aggiunge il parlamentare senza però svelarla. Non è da escludere che possano essere ascoltati più avanti altri organismi che hanno svolto delle indagini. Aggiunge Rizzetto: "Dovremo forse iniziare a sfrondare qualche elemento per mantenere ben chiaro il focus".