PAOLO BARTALINI
Cronaca

Caso Vitap: alta tensione. La protesta dei lavoratori va avanti senza pause

Anche durante a giornata di ieri si sono verificate le astensioni a singhiozzo secondo le modalità indicate dalle organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl.

I lavoratori dell’azienda Vitap di Poggibonsi anche ieri hanno proseguito nella loro mobilitazione

I lavoratori dell’azienda Vitap di Poggibonsi anche ieri hanno proseguito nella loro mobilitazione

Vertenza Vitap a Poggibonsi: una protesta che va avanti a oltranza da parte dei lavoratori lavoratori. Anche nella giornata di ieri, le astensioni dal lavoro articolate e a singhiozzo, secondo le modalità indicate dalle organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl, insieme con la rappresentanza sindacale unitaria. Dalle 9,30 alle 10, dalle 11,30 alle 12, dalle 14,30 alle 15, gli orari nei quali i dipendenti incrociano le braccia all’interno dell’azienda con sede in via Pisana. Niente si è sbloccato in questi giorni, riguardo al ritiro della disdetta della quattordicesima e dell’integrativo aziendale, come hanno rilevato le due sigle che dall’inizio di questo 2025 seguono la vicenda che interessa gli oltre quaranta addetti, per i quali nelle scorse settimane azienda e sindacati hanno firmato i contratti di solidarietà. Altre novità non sono però da rilevare, su una questione della quale è stata informata in maniera ufficiale daii sindacati l’amministrazione comunale di Poggibonsi, alla luce della convocazione di un Tavolo tra le parti il 22 gennaio da parte della sindaca Susanna Cenni. In quel momento Vitap non aveva ancora fornito risposte in merito al ritiro o meno della disdetta. Comunicazione che poi è giunta invece quattro giorni or sono, dopo un precedente incontro nel quale le sigle si erano rese disponibili ad aprire in direzione di un premio di risultato, manifestando la volontà di congelare per un biennio la quattordicesima. Un no dell’azienda sfociato in forme più dure di lotta, sempre nel quadro di uno stato di agitazione in corso ormai da quaranta giorni. Tra i lavoratori non mancano i motivi di preoccupazione, in un contesto caratterizzato da notevoli criticità in ambito economico. "Proseguiremo negli scioperi articolati e a singhiozzo fino a quando l’azienda non ritirerà la disdetta dell’integrativo aziendale", ripetono le organizzazioni sindacali. Quanto indicato è condizione imprescindibile, secondo Fiom Cgil e Fim Cisl, per far ripartire la trattativa, riguardo alla realtà produttiva di Poggibonsi che opera da oltre sei decenni nel settore della realizzazione delle macchine per il legno. Paolo Bartalini