È un tasto dolente, da sempre al centro di dibattiti e proteste: i rilevatori di velocità quanto sono funzionali alla sicurezza sulle strade e quanto sono un’iniezione vitale per le casse dei comuni? Autovelox fissi e mobili, tutor, le tipologie sono differenti e si ricorderà, per esempio, come la giunta De Mossi ha trasformato i due autovelox che hanno generato multe a raffica in tutor (l’iter era stato avviato da Valentini, che era stato in ogni caso il primo sindaco a installare i rilevatori di velocità fissi).
Siena è il singolo Comune con il dato più alto di multe per violazione dei limiti massimi di velocità, con 1 milione 788mila euro. In realtà l’Unione dei Comuni della Val di Merse (Chiusdino, Monticiano, Murlo, Sovicille dove il servizio di polizia municipale è svolto in maniera associata) nel 2022 ha incassato un migliaio di euro in più, ma appunto assomma i proventi delle diverse realtà che ne fanno parte.
C’è poi il dato di Buonconvento, con 571mila euro solo dall’autovelox nel rettilineo sulla Cassia, all’uscita del paese in direzione sud, per il Comune luogo pericoloso e quindi da tutelare.
Segue la Provincia a quota 448mila euro, cui si aggiungono i quasi 200mila riversati dal Comune per il rilevatore sulla Cassia. Gli altri due Comuni che usufruiscono di rilevatori di velocità sono Monteroni d’Arbia (che incassa da questo sistema 326mila euro sui 391mila totali) e Rapolano Terme, passato da 0 nel 2021 a 219mila nel 2022 grazie al tutor, ora raddoppiato, sulla Siena-Bettolle.
Tutte le altre amministrazioni hanno, almeno fin qui, deciso di fare a meno di autovelox e tutor. Tra queste, spiccano i 458mila euro di sanzioni erogarte dal Comune di Sinalunga senza fare ricorso ai rilevatori di velocità.
Certo, nei rendiconti delle amministrazioni figura anche l’utilizzo vincolato. Per esempio il Comune di Siena, nel 2022, ha equamente diviso l’introito da violazione dei limiti di velocità in due capitoli di spesa a bilancio: interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali, potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale.
L’Unione dei Comuni della Val di Merse, unica di tutte le amministrazioni coinvolte, ha destinato l’intero importo agli interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle strade.
Le altre hanno diviso in parti diverse tra questa voce e il rafforzamento delle misure di controlo, comprese per esempio le spese relative al personale.
Da ricordare che negli ultimi anni il capoluogo ha anche introdotto, ormai per quasi tutti gli incroci con semaforo presenti sul territorio comunale, la rilevazione dei passaggi con il rosso. Altra iniziativa che ha fatto aumentare il numero delle sanzioni emesse.
O.P.