Castellina: la scuola della discordia: "Ha le sembianze di un cantiere"

I genitori degli alunni che frequentano la primaria puntano il dito sull’attuale condizione dell’istituto

Castellina: la scuola della discordia: "Ha le sembianze di un cantiere"

Scuola e cantiere: una convivenza davvero difficile a Castellina Scalo

La scuola primaria di Castellina Scalo fa ancora discutere. "Un immobile che assume oggi le sembianze di un cantiere", lamentano alcuni tra i componenti di famiglie di alunni dai sei ai dieci-undici anni che frequentano la ‘Gianni Rodari’, tra i lavori di riqualificazione in atto e le demolizioni della vicina struttura ex Bartali, in via Emilio Berrettini. "Un anno scolastico iniziato con vari interrogativi - si spiega da un gruppo di genitori - esaminati in un incontro che ha avuto luogo il 9 settembre, con una sola settimana sulla prima campanella di lunedì 16. Nell’occasione erano presenti il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici, il responsabile del settore opere pubbliche del Comune e la fiduciaria del plesso. Non la preside. Eppure sono tante le questioni che interessano l’organizzazione delle giornate, dagli spazi per il sostegno al servizio della mensa. Sottolineiamo anche i problemi all’ingresso provvisorio della scuola, un cancello che non garantisce la sicurezza e non ha un campanello", aggiungono i familiari che si sono rivolti al nostro giornale, in una comunità scolastica che annovera anche famiglie che vedono nei lavori comunque un’opportunità in grado di portare dei benefici, pur tra gli attuali disagi che possono verificarsi in un periodo dedicato ai lavori. Riprendono poi il discorso i genitori che invece sollecitano delle soluzioni al caso: "Noi ringraziamo intanto le insegnanti per l’opera di pulizia da loro effettuata per rendere il quadro più decoroso in vista dell’apertura dell’anno scolastico, in un periodo di forzata convivenza tra la comunità didattica, circa 200 unità comprendendo i bambini e il personale, e i cantieri in loco. A nostro parere si sarebbe potuto pensare prima a non creare ‘sovrapposizioni’ fra i lavori e le lezioni al via". La proposta da formulare all’amministrazione, dunque, qual è? Gli stessi componenti dei genitori che hanno contattato La Nazione, lanciano l’idea: "Perché non ipotizzare il temporaneo trasferimento in un container per l’attività didattica? In questo modo si potrebbero se non altro tenere i nostri bambini lontani dalle polveri e dai rumori dei cantieri". Una questione affrontata anche dal gruppo di opposizione consiliare Per Monteriggioni: "Una demolizione iniziata a pochi mesi dall’apertura dell’anno scolastico, dopo quasi tre anni dalla dichiarazione della necessità dell’abbattimento, come da delibera del 19 ottobre 2021". Paolo Bartalini