
di Marco Brogi
Cinghiali che attraversano la strada provocando parecchi incidenti, che devastano parchi e vitigni o che scorrazzano pericolosamente nel centro abitato di Poggibonsi. Stop a tutto questo grazie a un piano per ridurre la popolazione di ungulati sfociato nella cattura di 49 esemplari. Una task force contro il proliferare di cinghiali nella zona del Vallone che ha visto in prima linea l’ATC (Ambito Territoriale di Caccia) 3 Siena Nord. "Una cifra significativa della particolare situazione che si era venuta a creare con il lockdown e del forte impegno profuso – spiega il sindaco David Bussagli – Un impegno efficace che è doveroso ricordare soprattutto per ringraziare l’ATC e i volontari impegnati da settimane in questi interventi". La campagna per combattere il proliferare dei cinghiali nasce durante il lockdown, quando le invasioni degli ungulati, a volte anche a ridosso delle abitazioni, sono diventate sempre più numerose. Dai sopralluoghi e dagli accertamenti effettuati sono emersi problemi di sicurezza che hanno portato alla collaborazione con l’ATC di competenza. La gestione della fauna selvatica, specie in ambito urbano, comporta infatti una interazione di misure, interventi e strategie, anche a breve termine, che coinvolgono enti pubblici (Regione, Provincia e Comuni), ATC e privati. "In questo caso - afferma Roberto Vivarelli, presidente ATC - ci siamo attivati per ripristinare le condizioni di sicurezza che erano evidentemente alterate. Abbiamo iniziato con la ripulitura dei luoghi, utilizzando un apposito stanziamento, e poi abbiamo proseguito, nel corso delle settimane, con altre azioni e con l’attivazione di altri strumenti ancora operativi. I risultati ci sono stati e gli interventi continuano". L’11 maggio era partita la ripulitura della vegetazione per evitare che diventasse rimessa per i cinghiali e il loro sconfinamento in spazi pubblici e strade. Le operazioni hanno riguardato la zona collinare di bosco nei pressi di via San Francesco, Fonte delle Fate, Vallone e Fortezza. Dopo i lavori di ripulitura è stata attivata la gabbia di cattura fornita dall’ATC, ancora oggi efficace. "Durante il lockdown si era venuta a creare una situazione particolare, anche per l’assenza di persone e per il traffico ridotto - conclude Bussagli – Ringrazio l’ATC, il presidente e i volontari per l’impegno e per quello che continuano a mettere in campo".