Siena, 10 marzo 2025 – La corsa della rinascita. Quella di Andrea Chessa, detto Nappa II, che dieci mesi dopo un infortunio di estrema gravità a Monticiano il 30 aprile 2024 per cui era finito in prognosi riservata, non solo è tornato a montare. Ma ha anche vinto ieri la terza batteria a Monteroni. Era di rincorsa, al via Marco Bitti su Bombolone è andato forte, però Chessa si è messo presto alle sue spalle, finché non l’ha superato. Volando. Come spinto da qualcuno dal cielo che, dirà poi il fantino, l’ha guardato nei momenti più difficili del recupero.
Secondo è Andrea Coghe su Dolcecomelanutella, terzo Giosuè Carboni su Echtelion. Centinaia di appassionati ieri in tribuna: è partito un applauso forte. Come a dire: bravo, hai lottato, ce l’hai fatta e sei tornato. Che si è ripetuto al secondo passaggio di Chessa dopo l’arrivo, prima di scendere da cavallo. “Confesso, un’emozione indescrivibile. Ci tenevo tanto a vincere e così è stato”, dice il fantino. “Sono sempre di poche parole, lo sai, però dentro è stato qualcosa fuori dal normale, quell’applauso. Rientravo da un infortunio non indifferente”, ammette. Dedicando il successo “alla famiglia, a chi mi è stato vicino tutto questo tempo. Veronica, Massimiliano, a tutti”. E confessando “che la fase più brutta è stata in ospedale. Consapevole di aver vissuto momenti tosti. Mi devo fare un applauso da solo. Lo merito, ho faticato tanto”. Chessa dice di essere “credente. Mi ha aiutato qualcuno”. E ora avanti con le corse: “Me la sento, altrimenti non sarei qui”.
Non è stata l’unica storia di questa bella giornata di corse a cui ha assistito anche il sindaco di Monteroni Gabriele Berni. C’è il bacio al cielo di Federico Fabbri quando ha sbaragliato la concorrenza con Corinne Clar, vincendo. Occhi lucidi quando spiega che era dedicato “al nonno della mia ragazza, Marcello, 86 anni, che se n’è andato pochi giorni fa. Il mio più grande fan, dalla finestra di camera sua si vedeva la pista di Monteroni. Glielo dovevo, l’avevo promesso”. Bene anche la cavalla “di famiglia. Soddisfazione quando vedi che il lavoro paga. E’ un’amica”. Per la cronaca, bizze di Caronte bello che fa tribolare Salvatore Nieddu, alla fine seconda è Elly montata da Coghe per la gioia di suo figlio Alberto, 5 anni e mezzo, che la considera ’sua’. Terzo è Bitti.
Neppure l’intoppo traffico della Gran Fondo, che ha ritardato di un’ora l’inizio delle corse, ha fiaccato la voglia di assistere a una battaglia che è più ’ruspante’ di Pian delle Fornaci. Tanti sono arrivati da fuori. Per vedere il bellissimo sprint di Coghe su Cicala che gli vale il successo nella prima batteria, dopo che Mattia Chiavassa su Discolo era andato in testa. Sarà terzo, secondo Filippo Belloni su Esmeralda. Quest’ultimo, si toglie una bella soddisfazione conquistando il successo nella seconda batteria davanti a un grintoso Alessandro Cersosimo su Ziculith, terzo è Vincenzo Turco su Catalina.
Avvincenti anche le ultime due corse del pomeriggio con il cielo gonfio di pioggia. Nella quinta Dino Pes, in arte Velluto, vincitore dell’ultimo Palio, mette il turbo su Diavolo Saserra ma poi la benzina finisce ed è Alessio Giannetti su Eletha a spuntarla, dopo una lotta vera nella quale s’inserisce Elias Mannucci e, alla fine, Carboni che su Cecco biondo sale sul secondo gradino del podio, il terzo è di Federico Guglielmi sui Diamante sauro. Tanta la voglia di giocarsela, di emergere. Soprattutto fra i più giovani ma anche gli (ormai) esperti sanno che non si possono cullare sugli allori. Basta vedere cosa è successo nell’ultima batteria con Michel Putzu su Don Rodrigo che schizza subito in testa, Carboni su Ellenico attacca ma, Guglielmi non ci sta (la mattina è stato lasciato al canape dal mossiere con Compilation) a chiudere senza un alloro. Spinge Duce con il coltello fra i denti e alla fine vince. Tutte presenti le dirigenze, compreso il nuovo capitano dell’Oca Duccio Cottini che in assemblea ha annunciato il quarto tenente: Michele Zanelli.