LAURA VALDESI
Cronaca

Cavalli, nuove misure per 14: “La fettuccia si era allungata. Colpa dell’usura dello strumento”

Il colonnello Minniti spiega il motivo per cui soggetti a rischio esclusione sono stati riconvocati ieri. “L’ippometro laser utilizzato da molti anni è attendibile. Ha confermato le misure dei giorni precedenti”

Cavalli, nuove misure per 14: “La fettuccia si era allungata. Colpa dell’usura dello strumento”

Siena, 17 marzo 2025 – “Non è successo nulla di grave. Abbiamo controllato gli strumenti necessari per effettuare le misurazioni previste dal protocollo verificando che uno in particolare non dava un dato corretto, la fettuccia metrica con cui viene rilevato il diametro dello stinco. Pertanto è stato ritenuto giusto riconvocare tutti i cavalli che avevano misure, relativamente agli stinchi, in dubbio.

Bellocchio, al centro, insieme al suo gruppo di scuderia: tutti con il gilet identico
Bellocchio, al centro, insieme al suo gruppo di scuderia: tutti con il gilet identico

E che, di conseguenza, potevano essere oggetto di esclusione dal Protocollo. Per trasparenza e correttezza sono stati richiamati anche i cavalli che avevano le altezze a rischio, effettuando ex novo tutte le misurazioni”. Spiega così il capo della commissione veterinaria Carlo Alberto Minniti il ritorno ieri a Pian delle Fornaci di alcuni mezzosangue già visti.

E’ arrivato nuovamente dall’Umbria Veleno II, si sono rivisti Scompiglio e Gingillo. Tra gli altri Massimo Milani che era stato tranchant riguardo allo strumento usato dalla commissione per valutare un suo 4 anni, a rischio per un paio di millimetri. “L’ippometro utilizzato ormai da anni, quello al laser, è attendibile. Ha confermato le misure dei giorni precedenti mentre è stata usata un’altra fettuccia per verificare il diametro dello stinco riuscendo ad avere dati reali. Di conseguenza, in sede di valutazione delle schede, riconsidereremo tutto. Vi saranno comunicati gli esclusi. Tengo a ribadire che non siamo qui per eliminare i cavalli ma per lavorare per il Palio”, rivendica Minniti.

Quali strumenti vengono utilizzati?

“Un ippometro con un puntatore laser ed una fettuccia metrica per misurare il diametro dello stinco”.

Il problema della fettuccia quale era?

“Con l’uso si è allungata, quindi quello che veniva misurato non era l’effettivo valore. Si parla di millimetri”.

Quanti cavalli sono stati richiamati?

“Mi sembra 14 tra altezza e stinco. E’ un’azione fatta nella massima trasparenza per il Comune, che ci ha incaricato, e per il Palio. Nessuno ha sbagliato, purtroppo c’è stata l’usura di uno strumento”.

Milani sosteneva che un cavallo di 4 anni ha un margine di crescita.

“Sicuramente sì. Però noi siamo chiamati a valutare il cavallo in questo momento. E poi, senza fare riferimento a nessuno, il Protocollo prevede che i cavalli rispondano a determinate misure in altezza e stinchi. Ci sono due fasce: fino a 156 centimetri devono avere stinco minimo di 19 centimetri, da 156,1 devono averlo di 19,5. Si prevede già una distinzione di un millimetro. Non siamo così fiscali nell’applicarlo, se un 7 anni gli manca un millimetro ci possiamo pensare, se non ce l’ha uno di 4 non abbiamo mai escluso nessuno di questi”.

Come stanno i cavalli?

“Un gran numero, vecchie conoscenze, diversi esordienti e 4 anni. Molti già in buone condizioni. Mi auguro di non contraddirmi ma la stagione si mette bene”.

Remorex, 15 anni. E’ sempre in forma.

“Può dire la sua, è in buone condizioni”.

Il decreto Abodi ribadisce che i 4 anni per correre devono aver compiuto l’età.

“Ciascun cavallo, come ogni persona, ha una differente capacità nello sviluppo, c’è il precoce, il tardivo. Sicuramente era necessario per il legislatore porre un punto fermo”.

Su cosa porrete l’attenzione durante l’addestramento?

“Sul comportamento al canape, fase delicata ed importante e poi, nell’azione dinamica come si comportano a Mociano e Monticiano”

I soggetti che calciano?

“Veranu calciava, ora non lo fa più. Diamo la possibilità ai giovani di vedere se nella crescita possono diventare ottimi per il Palio”.

Rivedere i cavalli dopo le prove di notte.

“Di fatto li guardiamo da lontano. Destinare quei 2-3 minuti a soggetto dopo le prove di notte, anche limitatamente ai nomi dubbi alle visite, è un’ulteriore garanzia per il lotto”.