Un’invasione di studenti delle scuole superiori ha bloccato la città ieri al grido "basta violenza sulle donne".
Anche quest’anno i ragazzi e le ragazze dei licei senesi hanno deciso di scendere in piazza in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne e lo hanno fatto in più di cinquecento. "Il liceo artistico ogni anno da qualche tempo a questo parte cerca di ricordare almeno per un giorno il tema – ha spiegato Dorotea Corsi, studentessa della quinta D del liceo artistico e rappresentante d’istituto del Piccolomini -. Visto che è il secondo anno che sono rappresentante di istituto ho riproposto di organizzare la manifestazione. Purtroppo, un giorno solo non basta per ricordare tutte le vittime e per evitare che un’altra vittima possa subire le stesse cose, ma nel nostro piccolo cerchiamo di dare un contributo".
I ragazzi, con un segno rosso sulle guance, hanno aderito alla campagna ‘Un rosso alla violenza’. Molti gli interventi che si sono succeduti all’altoparlante, ma non sono mancate neanche le performance canore e teatrali. "Grazie ad altri tre rappresentanti di istituto siamo riusciti ad organizzare questa manifestazione coinvolgendo cinque scuole: oltre l’artistico, il liceo musicale, delle scienze umane, economico-sociale e musicale – ha detto Corsi -. C’è ancora una speranza, siamo noi giovani oggi a dover far sentire la nostra voce, siamo noi a dover ribellarci a queste ingiustizie continue". Gli studenti hanno programmato la giornata per filo e per segno, il corteo in piazza è stato il momento centrale. "Abbiamo iniziato a scuola alle dieci e mezzo con un’assemblea in collegamento online con l’associazione ’Donna chiama donna’ e alcuni ragazzi dell’indirizzo audiovisivo e multimediale hanno deciso di realizzare degli striscioni e foto e video inerenti al tema – ha raccontato la rappresentante d’istituto del Piccolomini -. Dopodiché siamo scesi in piazza della Posta, attraversato tutto il corso fino in Piazza del Campo e abbiamo concluso in Piazza Indipendenza". Il corteo si è fatto sentire in tutta la città, molti anche i cittadini e i genitori degli studenti, oltre ai professori, che hanno voluto prendere parte all’evento, in solidarietà con l’iniziativa.
"Si tratta di una proposta che è partita dal basso, da noi studenti e l’abbiamo organizzata da soli. Siamo molto soddisfatti dell’affluenza che c’è stata – ha commentato Francesco Volpe, studente della quinta A del liceo di scienze umane e rappresentanti d’istituto -. Secondo noi è molto importante la sensibilizzazione su un tema molto delicato e di attualità che, soprattutto in una scuola come la nostra, a netta maggioranza femminile, è percepito come impellente".