ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

Ceccuzzi-Ascheri, il confronto. L’ex sindaco bersaglia ancora il Pd: "Non rinasce creando dei reietti"

Al Circolo Arci dei Due Ponti il faccia a faccia, tra riletture del passato e i rapporti interni ai Dem

Il dibattito al Circolo Arci Due Ponti tra l’ex sindaco e deputato Franco Ceccuzzi e Raffaele Ascheri, blogger e scrittore presidente della Biblioteca degli Intronati, intervistati da Cristiana Mastacchi di Siena post

Il dibattito al Circolo Arci Due Ponti tra l’ex sindaco e deputato Franco Ceccuzzi e Raffaele Ascheri, blogger e scrittore presidente della Biblioteca degli Intronati, intervistati da Cristiana Mastacchi di Siena post

Qualche anno fa l’incontro non sarebbe stato nemmeno immaginabile, due giorni fa invece il faccia a faccia si è verificato al Circolo Arci Due Ponti, grazie all’iniziativa condotta da Siena post con Cristiana Mastacchi nelle vesti di intervistatrice. Da una parte Franco Ceccuzzi, l’ex sindaco, deputato e segretario Ds e Pd, che dopo l’assoluzione a Salerno (filone del processo per il crac del Pastificio Amato) ha rilasciato numerose interviste nell’arco di due settimane. Dall’altra Raffaele Ascheri, ora presidente della Biblioteca comunale degli Intronati, ma che nelle vesti di blogger (l’Eretico di Siena) e autore di libri ha scritto pagine molto dure su Ceccuzzi, dedicando una pubblicazione proprio alla vicenda Amato.

Circa un’ora e mezzo di confronto aperto, in un clima pacificato pur nella lettura divergente e spesso agli antipodi delle vicende senesi dell’epoca. E va detto che le stoccate più pesanti, come accaduto fin dalla prima intervista a La Nazione, Ceccuzzi le ha riservate proprio ai suoi compagni di partito e più in generale a quello che ha definito "ostracismo nei confronti miei e di chi mi è stato vicino. Si è costruita una narrazione con dei reietti e dei virtuosi, che non hanno avuto altro merito se non prendere le distanze dai reietti. Se il Pd a Siena proseguirà con questa lettura, non si arriverà mai a una reale assunzione di responsabilità".

Poche le scintille con Ascheri, che ha sottolineato "la mancanza di pluralismo e i pochi spazi per le voci non allineate negli anni del cosiddetto groviglio armonioso", ha criticato Ceccuzzi per la "non opportunità" del rapporto con il deputato Del Mese al di là dei risvolti giudiziari valutati ora inestistenti (ma Ceccuzzi ha rivendicato la legge salva Contrade come frutto di quel dialogo), ha ricordato "l’uso politico dello sport" e "la difesa del 51% della Banca da parte della Fondazione Mps come cavallo di battaglia della campagna elettorale di Ceccuzzi".

L’ex sindaco ha risposto ricostruendo alcuni passaggi dell’epoca ("avevamo iniziato a realizzare il cambiamento anche in Banca, ma poi siamo stati fermati"), ma ribadendo che "bisogna partire dalla mia assoluzione per rivendicare l’onestà di una classe dirigente, al di là di errori politici anche gravi. E ripartire affidando a una classe dirigente davvero nuova la guida del Pd".

Orlando Pacchiani