REDAZIONE SIENA

Ceccuzzi dopo l’assoluzione: "Nessun rimpianto, né rancore"

Post su facebook dell’ex sindaco di Siena: "Solo l’ambizione di ricostruire una narrazione che ci riporti alla verità. Che farebbe bene anche al Pd" .

L’ex sindaco. Franco Ceccuzzi è stato assolto dall’accusa di concorso in bancarotta

L’ex sindaco. Franco Ceccuzzi è stato assolto dall’accusa di concorso in bancarotta

"Assolto martedì dal tribunale di Salerno perché il fatto non sussiste. E’ arrivata la più limpida delle assoluzioni dopo 4372 giorni la consegna dell’avviso di garanzia, come ha acutamente osservato Orlando Pacchiani su La Nazione di oggi, nel ricostruire le vicende di quel lontanissimo 2013", scrive Franco Ceccuzzi, ex sindaco di Siena, sul profilo facebook. Intervenendo appunto dopo l’assoluzione con formula piena – "il fatto non sussiste" – relativamente all’accusa di concorso in bancarotta fraudolenta riguardante il pastificio Amato. Che veniva mossa anche a Giuseppe Mussari, ex presidente di Banca Mps, e a Paolo Del Mese, ex presidente della Commissione Finanze della Camera: entrambi assolti, come noto, con formula piena al termine del processo a Salerno iniziato nel 2017. "Sin dalla fase dell’udienza preliminare – era intervenuto a caldo dopo l’assoluzione di Mussari il suo avvocato Fabio Pisillo – avevamo sostenuto la palese inconsistenza dell’accusa".

"Oggi è il giorno dei ringraziamenti a tutte le persone che hanno creduto in me: gli affetti più cari, i soci della cooperativa Cft che mi hanno accolto in un momento per me molto difficile e con loro Legacoop Toscana e tutto il movimento cooperativo, gli iscritti al Pd che hanno subito angherie e discriminazioni in quanto accostati con piglio dispregiativo alla mia persona", prosegue Ceccuzzi nel suo post sui social. "Ringrazio l’avvocato Pier Matteo Lucibello, del Foro di Firenze, e l’avvocato Leonardo Brogi, del Foro di Siena, che mi hanno assistito con la loro professionalità e umanità. La certezza della mia estraneità alle accuse – evidenzia l’ex sindaco di Siena – mi ha consentito di difendermi con serenità e di sopportare una narrazione non veritiera, a volte diffamatoria, alimentata ad arte per screditarmi, anche dall’interno del Pd senese. Nessuna volontà di guardare indietro, per una vicenda che ha chiuso un percorso ma ha aperto nuove strade. Nessun rimpianto e nessun rancore. Solo l’ambizione di ricostruire una narrazione che ci riporti alla verità. Che farebbe bene anche a quel Pd che continua a vivere nell’illusione che sia sufficiente addossare tutte le responsabilità ad una sola persona piuttosto che rivolgersi con umiltà ad una intera comunità".