
di Antonella Leoncini
"Ho trascorso a Siena il periodo forse più bello della mia vita", confessa Cecilia Gasdia. Parole che premiano la nostra città, tanto più se a dirle è una grande artista. Fra le più apprezzate soprano italiane nel mondo, dal 2018, direttore artistico e sovrintendente della Fondazione Arena di Verona, prima donna a ricoprire questo ruolo, sarà fra le protagoniste del concerto domani alle 21, al Teatro dei Rozzi, grazie all’organizzazione dell’Accademia dei Rozzi proprietaria del Teatro. Con Cecilia Gasdia, sul palco come pianista, un importante cast: sua figlia Anastasia Bartoli soprano, nuova stella della lirica e il tenore Samuele Simoncini; poi il baritono Andrea Borghini e il basso Simone Rebolai, Ha prevalso la scelta di una serata benefica, a favore dell’Asroo, Associazione retinoblastoma oncologico oculare, a cui sarà destinato l’incasso.
L’idea del concerto e della sua partecipazione?
"Tutto è partito - dice Cecilia Gasdia - da Samuele Simoncini, tenore e senese ’d.o.c.’, della Contrada del Nicchio. Mi ha parlato di questa possibilità. La sua passione, lo scopo benefico del concerto per Asroo e il mio grandissimo amore per Siena, mi hanno convinto con entusiasmo ad aderire".
Un suo omaggio anche a Siena, con la quale ha mantenuto un buon rapporto?
"Esatto. Gli anni passati qui rappresentano una delle mie più felici parentes. Ho vissuto alle Terme di Petriolo tra il 1980 e l’85; frequentavo i corsi di alto perfezionamento dell’Accademia Chigiana: quello di Interpretazione di canto da concerto di Giorgio Favaretto. Ho partecipato anche al corso di direzione di Franco Ferrara. Mentre muovevo i primi passi della carriera, qui ho potuto approfondire i miei studi e vivere la città dall’interno, anche il Palio visto da Piazza del Campo. Il mio legame con Siena si è incrociato con altre importanti situazioni. Per la Nona sinfonia di Beethoven all’Arena di Verona, con la Fondazione Alinari per la Fotografia, istituzione culturale fra i partner del Festival 2021, cercavamo un’immagine chiave per rappresentare la gioia di ritrovarsi in piazza; la scelta è caduta sulla bellissima fotografia storica di Piazza del Campo, gremita, per un Palio di cento anni fa".
Parteciperà come pianista: questa scelta?
"La mia formazione musicale, anche il canto, partono proprio da quella di pianista accompagnatore, per cui ho continuato a perfezionarmi con il tempo e l’esperienza. Quando ho ricevuto questo invito, per cui mi è stata riconosciuta la massima libertà, mi è sembrato naturale contribuire con questo ruolo. Il repertorio è bellissimo: un’immersione totale in Verdi, anche con pagine non frequentissime a teatro ma tutte capolavori indiscussi".
Nel cast, anche sua figlia?
"Sì, Anastasia Bartoli, soprano, in carriera già da qualche tempo. Anche lei ha accettato subito e con entusiasmo la proposta di Samuele Simoncini, a cui è legata da un rapporto di buona amicizia. Il concerto nello storico Teatro dei Rozzi sarà per Anastasia un’occasione per debuttare in una bella città che ancora non conosce bene, e forse per innamorarsene, come è successo a sua mamma".
Soprano applaudita nel mondo, pianista, oggi direttore artistico e sovrintendente della Fondazione Arena di Verona: possiamo pensare ad un suo rapporto, un’iniziativa con il panorama musicale senese?
"Il mio ruolo mi mette a contatto con tante realtà diverse, italiane e straniere. Non è escluso che questo concerto possa aprire nuove possibilità future di dialogo artistico con Siena. Vedremo!"