di Laura Valdesi
SIENA
Metti una sera a cena. I professori lasciano la cattedra e si mettono ai fornelli, l’Oca apre le porte della Società per fornire la location a un’iniziativa solidale. Insieme, scuola e Contrada, per raccogliere fondi destinati agli studenti bisognosi dell’istituto ’Sarrocchi’ di Siena. Con le risorse ricavate dalla cena che si svolgerà domani alle 20.30 alla ’Trieste’ potranno essere acquistati libri per gli studenti e fornito loro un aiuto per partecipare a uscite didattiche e viaggi di istruzione. Una splendida iniziativa che vede protagonisti due pilastri portanti della società senese: scuola e Contrada. "Sarrocchi solidale" è al secondo anno. E il professor Giovanni Bianchi, chef che ha diretto la cucina, spera "che possa diventare una tradizione".
E’ ormai evidente, dopo la pandemia, l’aumento del disagio sociale e anche psicologico. Se quest’ultimo può essere preso in carico, il primo si riesce a lenire a volte con iniziative originali come la cena in Società. "La nostra scuola – spiega Cecilia Martinelli, che dirige l’istituto – attinge ad un bacino di utenza molto vario. Gli studenti arrivano sia da Siena che dalla provincia, anche dalla Valdelsa fiorentina. Alcuni hanno alle spalle famiglie economicamente più solide, altri invece genitori che si trovano in una condizione di affanno e disagio. Il nostro obiettivo è di aiutare i loro ragazzi a compiere regolarmente il percorso di studi utile per consentirne poi l’inserimento nella società e la crescita". In che modo? Raccogliere appunto fondi per l’inclusione scolastica e per il contrasto al disagio socio-economico. Con i proventi della prima edizione, un anno fa, sono stati comprati libri per quasi 4mila euro a cui se ne sono aggiunti altri donati da importanti case editrici che hanno voluto contribuire alla raccolta. Il valore totale dei volumi che si è potuto così distribuire ammonta quasi a 7mila euro. "Altri fondi sono destinati a sostenere economicamente – spiega la scuola – la partecipazione degli studenti del ’Sarrocchi’ meno fortunati alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione". "Contiamo di ripetere, anzi di incrementare, il già eccellente risultato del 2023 – spiega la professoressa Angela Brasini, mente dell’evento –; purtroppo il numero di ragazzi che necessitano di supporto aumenta ogni anno e non è facile sopperire a tutte le necessità. Per questo la comunità scolastica ha dimostrato coesione ammirevole manifestata non solo nella massiccia partecipazione alla prima edizione ma anche nel tempo e nelle energie profuse dal gran numero di volontari reclutati fra docenti e non, che hanno reso possibile l’evento lavorando per giorni in cucina". Lo chef, come detto, è il prof Giovanni Bianchi, aiutato dalle storiche docenti contradaiole Elisa Bennati, Sonia Quattrini e Maria Grazia Bibbò. Il menù? L’aperitivo con bollicine e stuzzichini, prima che vengano serviti fusilli con fonduta di taleggio e radicchio rosso. Come secondo bombette di pollo con contorno di zucca e patate al forno. E per finire il dolce, una fluffosa deliziosa di cui si è occupata la professoressa Nadia Cacelli. "Sono già 200 le prenotazioni, in cucina almeno dodici persone", svela il prof-chef. Per sedersi a tavola domani sera e prenotare contattare Angela Brasini alla mail [email protected].