Sul suo profilo Facebook ha scritto che ora dovrà riporre l’idea di compiere gli ultimi 100 chilometri del cammino di Santiago di Compostela. "La vita cambia rotta e scombina tutti i tuoi progetti", chiosa. Lei è Susanna Cenni, già assessore regionale e per tre mandati parlamentari, che da lunedì sera è la candidata ufficiale del Pd a Poggibonsi, per cercare di mantenere il Comune dopo i due mandati di David Bussagli.
Cenni, lei ha parlato di remore nell’accettare: di che tipo?
"Ero uscita da un impegno forte e mi ero rituffata nell’associazionismo, c’è poi da prendere il gravoso testimone lasciato da un sindaco giovane e brillante come Bussagli. Non sono certo scelte che si prendono a cuor leggero".
Alla fine perché allora ha scelto di accettare?
"Ho ritenuto che non potevo fare altrimenti, di fronte alle tante richieste".
Torna a occuparsi del Comune, laddove ha iniziato.
"Era il 1985, ero giovanissima. Poi dopo un mandato ho preferito farmi da parte, visto che c’era anche mio marito".
Con quale sguardo torna oggi a osservare la città?
"Con quello di chi vede una città molto cambiata, grazie a una giunta capace di portare molti investimenti. È migliorata l’offerta culturale, la qualità delle scuole, la promozione di iniziative uniche come il parco archeologico. La città ha cambiato volto anche in campi scontati, non è più solo un distretto industriale".
Cosa la convince in particolare della svolta culturale?
"Aver mantenuto il teatro insieme a sale cinematografiche di primo livello, fanno di Poggibonsi un punto di riferimento per tutta la provincia. È facile vedere qui persone che vengono da Siena o da altre parti".
Poggibonsi vota storicamente a sinistra, come vede questa tornata in un contesto nazionale ma anche regionale sempre più orientato a destra?
"Nessun risultato è scontato, non solo perché abbiamo visto tante città andare a destra, ma perché c’è una politica forte di quella componente politica che compie anche scelte sciagurate, come l’autonomia differenziata. Lavoriamo per conservare una guida a sinistra".
Con quale perimetro?
"Per parlare di alleanze è presto, ma dialogheremo con tutti senza puzza sotto al naso, ovviamente con le realtà politiche e civiche che non stanno a destra. E dovremo fare un grande lavoro di immersione nella società civile, sulle singole questioni".
Qualche esempio?
"Combattere le solitudini, garantire l’accesso ai servizi, occuparsi dei bisogni reali della popolazione. Credo in un concetto di cura applicato alle dinamiche del governo locale".
Come ha risolto la competizione interna con Susanna Salvadori?
"In realtà credo che sia stata molto più una competizione sulla stampa, che non nella realtà. A Poggibonsi c’erano varie persone in grado di candidarsi, tra queste Susanna Salvadori che ha fatto molto bene da assessore ed è una professionista stimata. Sicuramente potrà dare una mano in tante occasioni".
Dal Parlamento che si porta dietro?
"Esperienza, contatti, idee. Ma anche la voglia di tornare a occuparmi della quotidianità delle persone".
Orlando Pacchiani