Venti giorni fa un comunicato congiunto del centrodestra prese di mira la nomina di Francesco Frati nella Fondazione Tls, da parte della Fondazione Mps: "Non vogliamo dar credito a coloro che oggi sostengono che la presidenza di Tls costituirebbe una mera posizione di prestigio propedeutica a una candidatura a sindaco di Siena nel 2028". Ieri i responsabili dei partiti del centrodestra senese (Enrico Tucci, FdI, Andrea Corsi, Lega, Sara Pugliese, FI, Alberto Lucioli Udc) sono andati più diretti al bersaglio principale, chiamando in causa il presidente Carlo Rossi e il provveditore Marco Forte, affermando di aver appreso "con disappunto" la scelta di destinare 6,9 milioni (per ora, perché in realtà potranno salire fino a 10) alle erogazioni: "Siena ha bisogno di una scossa positiva. Il tessuto produttivo cittadino vive una situazione di eccezionale crisi dopo la distruzione di ricchezza perpetrata ai danni della sua comunità. Altro sarebbe stato il tempo dell’eccesso di prudenza e avvedutezza".
Al di là del merito della questione, salta agli occhi che per due volte nel ristretto giro di tre settimane il centrodestra unito - evento peraltro abbastanza raro - prende di mira Palazzo Sansedoni. Secondo la vecchia massima attribuita ad Agatha Christie, bisogna attendere il terzo indizio per ottenere una prova. Però la coincidenza con le imminenti grandi manovre per il rinnovo della deputazione generala appare sospetta. "Non mi aspetto fibrillazioni nel 2025 – ha detto in conferenza stampa Rossi, rispondendo a una domanda sul tema –, abbiamo ottimi rapporti con tutti gli enti nominanti, negli incontri non sono mai emerse criticità".
Gli enti, appunto. Perché qui in ballo sembrano prevalere gli interessi dei partiti e della politica. Con il centrodestra che, pur guidando il Comune capoluogo, si trova di fatto in minoranza negli assetti della Fondazione Mps. E se a fine gennaio partiranno le procedure per il rinnovo della deputazione generale, già si guarda al 2026 quando scadrà Carlo Rossi (non rinnovabile) con la deputazione amministratrice.
Tornando alle erogazioni, per il centrodestra "va bene sostenere l’Accademia Chigiana e pure Tls, magari non individuandola come un modello virtuoso, ma non ha senso insistere nel rimpinguare un già cospicuo fondo di stabilizzazione o limitare le erogazioni. Attraverso un raddoppio delle risorse poste a disposizione dei bandi e il sostegno a strumenti già esistenti e ben funzionanti potremmo realizzare un vero rilancio dell’economia cittadina". Ma la partita, più che tecnica, appare tutta politica.