
Dipinti, argenti, sculture, tappeti e tessuti; anche strumenti musicali e antiche incisioni: sono alcuni preziosi beni delle ricche collezioni di Cesare e Gina Romiti, che sfileranno all’asta dal 20 al 23 aprile a Milano, provenienti dalle loro residenze di Roma, Milano, dalla villa ’La Taragna’: il podere che il ‘manager di ferro’ aveva comprato negli anni ’90, dove produceva olio e vino, dove organizzava grandi feste. A Cetona si è consumato l’ultimo viaggio di Cesare Romiti, scomparso ad agosto; sepolto accanto alla moglie nella cappella di famiglia del camposanto.
Questi beni fanno parte di un lotto di una vendita all’incanto organizzata a Palazzo Crivelli dalla casa d’aste Il Ponte. Comprende anche una parte della collezione di Philippe Daverio, e quelle di Villa Orlando a Bellagio.
L’evento agita il mondo dei frequentatori delle aste e dei collezionisti, per il valore dei beni e per l’interesse che suscita l’eredità di una coppia legata per anni alle vicende dell’Italia. I n attesa di sapere il futuro della villa ‘La Taragna’, si conoscono gli oggetti che caratterizzavano le residenze dei Romiti. Riflettono lo spirito dedito alla raffinatezza e all’armonia di questa coppia. Lui, ex amministratore delegato della Fiat e presidente di Rcs, lei, carattere forte, dedita ad aiutare i meno fortunati. Un amore suggellato dal matrimonio nel 1984, dalla nascita dei figli Maurizio e Piergiorgio. Cesare e la moglie Gina avevano scelto come buen retiro Cetona, diventata il cuore delle loro sensibilità per l’arte e il bello che, per passione, vocazione e disponibilità, potevano permettersi di accontentare con ciò che di meglio sceglievano: sia che provenisse dal suggerimento dell’antiquario e dell’arredatore, che dalla visita alla galleria importante o a un mercatino. Le colonne, gli obelischi, i dipinti e gli arredi instarsiati, ma anche i servizi, in esposizione dal 7 al 18 aprile a Palazzo Crivelli, sono i risultati della passione di lei per gli ambienti raffinati; lui, il manager che faceva girare l’economia, poteva considerare l’arte come valore che recupera il passato e lo proietta nel futuro.
Le preferenze di Cesare e Gina Romiti si scoprono sfogliando i cataloghi dell’asta a Palazzo Crivelli.
Come l’olio su tela di Pietro Barucci ‘Fori romani’, stima 1.800 – 2.200 euro. Con questo due preziosi obelischi in bronzo cesellato e dorato poggianti su basi in granito rosa egizio, primo quarto del secolo XIX, attribuiti a Wilhelm Hopfgarten e Benjamin Ludwig Jollage: valore di stima 5.000 – 6.000 euro.
Nel catalogo, lo sguardo è attratto da una natura morta di frutta all’aperto su due piani di roccia di Pseudo Salini, attivo tra il XVII e il XVIII secolo, valore di base, 14.000 – 16.000 euro. Beni e molti altri, tutti pronti per essere venduti a Palazzo Crivelli.
La storia del patrimonio di Cesare Romiti e della moglie Gina continua dopo il 23 aprile. Altre opere e beni saranno presentati anche nell’appuntamento di Arte Moderna e Contemporanea del 25 maggio.
Ant. Leo.