"Che gioia essere regina delle fiction in tv"

L’amiatina Silvia Mazzieri protagonista di ’Doc’ su Rai1 dopo i ruoli in ’Braccialetti rossi’ e ’Provaci ancora prof’. "Ripagati i miei sacrifici"

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di Enrico SaIvadori

Il suo successo se lo è costruita da sola, passo dopo passo. E non è un modo di dire. Perché nell’estate 2010 da Abbadia S. Salvatore ha percorso chilometri e chilometri per le selezioni di Miss Toscana che l’hanno portata a Miss Italia dove è diventata Miss Cinema a 17 anni. Poi, sempre accompagnata dal papà, tutti i giorni le lezioni di teatro e recitazione a Firenze alla scuola de ’Il genio della lampada’, macinando la strada e conciliando il sogno con lo studio e lo sport. Ma Silvia Mazzieri è una ragazza di grande forza, d’animo e fisica, e il sogno l’ha coronato: regina della fiction regina, protagonista di ’Doc- Nelle tue mani’, che stasera chiude la prima serie con ascolti trionfali su Rai1: quasi 8 milioni di spettatori con picchi anche del 40% di share.

Silvia in questi giorni è sull’Amiata in famiglia, anche se abita a Roma. "Ma tornando a casa ricarico le pile per poi ripartire alla grande e affrontare una vita che vivo a mille, sempre impegnata". Il successo non ha cambiato Silvia. Sempre semplice, solare, oltre che bellissima. ‘Braccialetti rossi’, ‘Provaci ancora prof’, ‘Il paradiso delle signore’, ’La strada di casa’, ‘Vivi e lascia vivere’. Un’escalation di successi ma nei panni di Alba in ‘Doc’ hai avuto la consacrazione. "Una sensazione straordinaria, il risultato incredibile di oltre 5 mesi di lavoro tutti i giorni dall’alba alle 21. La mia scuola vera è stata il set, il segreto la determinazione. Per fare il mestiere di attrice bisogna volerlo e non devi mettere avanti la notorietà e i soldi. Alba è un personaggio che mi dà tantissimo e si vede. Il successo è frutto di un gruppo di lavoro di professionisti tra i quali c’è un grande feeling e che lavora duro. Luca Argentero tira un gruppo dove tutti ci mettono l’anima".

Non è stato facile girare questa seconda parte della prima serie con i problemi Covid. "L’inizio del successo di ascolti si è avuto in primavera in pieno lockdown, poi abbiamo ultimato i nuovi episodi con grandi difficoltà nel teatro a Roma che ricostruisce l’ospedale mentre gli esterni sono a Milano. Abbiamo capito subito che il prodotto sarebbe stato molto apprezzato. E’ di queste ore la notizia che ‘Doc’ sbarca negli Usa. Del resto noi italiani come teatro e fiction non siamo inferiori a nessuno".

Torniamo alle origini. Le lunghe giornate tra Abbadia e Firenze col sogno nel cassetto. "La recitazione mi ha sempre affascinato, era la strada che volevo anche se oltre agli studi ho portato avanti anche l’hobby dell’atletica leggera. A Firenze ho frequentato la scuola del ‘Genio della lampada’, poi a Roma ho studiato al Ciapa di Gisella Burinato: i primi piccoli ruoli, poi quelli importanti. Se scelgo un copione e un personaggio vuol dire che lo sento mio altrimenti, anche se si tratta di proposte importanti, lascio perdere. Il ruolo di Alba, medico specializzando, mi è piaciuto tantissimo".

E ora si spalancano anche le porte del cinema. "Poche settimane fa abbiamo concluso un film in Puglia. Dovrebbe intitolarsi ‘Bentornato papà’ ed è una co-produzione RaiCinema. Di più non posso dire". E a inizio 2021 parte la seconda serie di ‘Doc’.