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Chianciano, il paese in lutto. Palazzetto stracolmo per l’addio a Giuseppe e Davide Biancolini

Ieri la cerimonia laica con la lettera di Sofia a cui ha dato voce però l’amica Federica Cupelli. La musica della band del geometra ucciso da un malore, l’uscita dei feretri sulle note di ’Bella ciao’.

Chianciano, il paese in lutto. Palazzetto stracolmo per l’addio a Giuseppe e Davide Biancolini

Commozione. Emozione. Lacrime ma anche tanti ricordi belli. Di impegno civile, quello che soprattutto Giuseppe Biancolini (nella foto), aveva profuso per il suo paese. Che ha ricambiato stringendo in un abbraccio la sua famiglia, prima di tutto Sofia. Nello stesso giorno, in un batter di ciglia, ha perso il padre, Giuseppe appunto, ed il fratello Davide, 62 anni, che si stava recando dal genitore, avvertito della sua morte. Un abbraccio rappresentato dal palazzetto dello sport stracolmo di persone, molti sono infatti dovuti rimanere fuori. Qui la cerimonia laica, iniziata alle 14,30 e durata quasi un’ora, per dire addio a padre e figlio proprio in quella struttura sportiva resa possibile dall’impegno di Biancolini. Le due bare accanto, al centro del campo, intorno i familiari e gli amici. Come Federica Cupelli che è stata ieri la ’voce’ di Sofia Biancolini, leggendo la lettera colma di amore, toccante, scritta dalla donna per salutare i suoi cari. Amici, come quelli della band con cui Davide suonava il suo adorato sassofono. Sono risuonate al palazzetto le note di ’Hurt’ che parla dell’addio ad un amico. Avrebbe voluto che ci fosse musica, Davide, geometra e professionista apprezzato. Ricordato anche da Fausto Norrito che era stato suo insegnante. Il figlio del 62enne, che era molto legato al padre, ha scelto di salutarlo su quelle note dei Led Zeppellin che ascoltavano spesso insieme. Un collante dell’anima fra i due. E’ stata passata in rassegna, in modo sincero e mai banale, da più voci l’attività di Giuseppe, che tra l’altro "tanto ha dato insieme al fratello Aristeo per la causa dell’Anpi. Lo ricordiamo negli ultimi anni – ha scritto l’Anpi Valdichiana – insieme a noi per incontrare gli studenti delle scuole e parlargli dei sacrifici per arrivare alla democrazia, della sua storia familiare. Aveva anche una passione per il canto e le canzoni di liberazione". Avrebbe di sicuro apprezzato, Giuseppe, la musica originale di ’Bella ciao’ che ieri ha accompagnato l’uscita dei feretri dal tunnel del palazzetto per l’ultimo viaggio. L’impresa funebre Fè ha trasferito le salme a Siena dove martedì saranno cremate prima di riposare per sempre nel cimitero di Chianciano.

Laura Valdesi