
Una delle vetrine colpite dalla violenza del migrante a Chianciano Terme
È stata una serata di paura e sgomento quella vissuta da alcuni commercianti di Chianciano Terme, teatro dell’ennesimo atto vandalico che ha colpito il centro cittadino. Vetrine distrutte, distributore della tabaccheria e della distribuzione pubblica dell’acqua potabile in frantumi sotto i colpi senza senso e logica sferrati dal migrante già noto alle forze dell’ordine che da mesi sta terrorizzando la cittadina termale.
L’allarme del distributore automatico h24 della tabaccheria Medaglini ha dato il via all’intervento delle forze dell’ordine, allertate dal commissariato di Polizia di Chiusi a seguito di una segnalazione al 112: un individuo si aggirava armato di una rudimentale clava – un bastone con un sasso legato all’estremità – colpendo oggetti e vetrate lungo la strada.
Giunti sul posto, i titolari dell’attività hanno trovato il distributore automatico completamente distrutto. Vetri frantumati, schermi divelti: l’ennesimo gesto insensato che non ha risparmiato né il commercio né il decoro urbano. Il soggetto, un migrante già noto alle forze dell’ordine per precedenti episodi simili, avrebbe preso di mira anche altri negozi e strutture pubbliche nel corso della serata.
"Siamo profondamente scossi", ci ha raccontato il titolare della tabaccheria Diego Martini. "Investiamo costantemente nelle nostre attività per mantenerle al passo con i tempi e offrire un servizio alla comunità. Ma a cosa serve tutto questo, se in pochi istanti si può distruggere ogni cosa? Chianciano era un luogo sicuro, oggi la preoccupazione è tanta. E la paura cresce". L’episodio ha suscitato grande indignazione tra i cittadini, che hanno espresso solidarietà e vicinanza agli esercenti colpiti. Il senso di comunità resta forte, ma è evidente la richiesta di risposte concrete e tempestive. "Chiediamo che vengano presi provvedimenti risolutivi", usano anche i social i titolari dei negozi colpiti. I loro video dove raccontano i danni subiti, sono diventata velocemente virali.
"Questa persona va aiutata, certo, ma soprattutto va messa in sicurezza la nostra città – chiede a gran voce Diego Martini della tabaccheria Medaglini –. Le attività, le famiglie, i luoghi pubblici devono essere protetti. Non possiamo accettare che simili episodi si ripetano ancora". Le indagini sono in corso e si attendono sviluppi. La sfida da affrontare è ardua e drammatica perché per l’economia e la sicurezza è necessario che Chianciano Terme resti un luogo accogliente, sereno e sicuro, per residenti e visitatori.