Chianti patrimonio dell’Unesco L’iter procede senza intoppi

Negli ultimi giorni la giunta guidata dal sindaco Bonechi a Castellina in Chianti ha aderito al progetto

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L’iter per far diventare il ‘Paesaggio culturale del Chianti Classico’ patrimonio dell’Unesco non va in ferie. Anzi: si va avanti spediti, pur nella consapevolezza che ci vorrà del tempo. Il ghiaccio è stato rotto alcune settimane fa da Gaiole e adesso tutti gli altri Comuni del comprensorio stanno adottando gli atti formali. Che costituiscono un passaggio tanto burocratico, è vero, quanto tuttavia fondamentale. In questi giorni, la giunta guidata dal sindaco Marcello Bonechi a Castellina in Chianti ha aderito al progetto. Sposandone procedure ed obiettivi, nella convinzione che il paesaggio del Chianti come patrimonio dell’umanità possa conferire ulteriore valore aggiunto a questa terra in sé unica. L’ha fatto anche Radda. In sostanza: tutte le amministrazioni chiantigiane stanno predisponendo il necessario per percorrere in sicurezza questa strada. Una strada sulla quale viaggiano in compagnia della Regione, del Consorzio e della Fondazione per la Tutela del territorio Chianti Classico. La Regione e la Fondazione si stanno occupando di gestire i rapporti con il Ministero dei Beni Culturali e la Commissione nazionale Italiana Unesco. Non a caso, il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha ribadito: "Continueremo a lavorare di concerto e con impegno, come abbiamo fatto finora per promuovere, valorizzare e tutelare l’armonia del territorio e il suo motore economico, sorretto da agricoltura, turismo, manifattura, paesaggio, storia". Andrea Ciappi