RICCARDO BRUNI
Cronaca

ChiantiBanca, storia di un territorio. Libro e restauro per Fonte Becci

Inaugurata la mostra sul monumento. Il presidente Iacopozzi: "Un omaggio a un luogo simbolico"

ChiantiBanca, storia di un territorio. Libro e restauro per Fonte Becci

Cristiano Iacopozzi, presidente di ChiantiBanca, ha presentato l’iniziativa

Un omaggio al legame con il territorio. Un tassello di storia da restituire alla memoria collettiva. ChiantiBanca ha deciso di ristrutturare la Fonte Becci, l’elemento architettonico che fa parte dell’edificio in cui l’istituto di credito ha la propria sede centrale. Un elemento che non rappresenta soltanto la banca e la sua storia, ma la storia di una comunità, che attorno a quella fonte, come avvenuto del resto anche in altre aree di Siena, è nata e si è consolidata.

Il progetto di recupero è stato curato dall’architetto Roberto Santini e adesso aspetta di completare il suo iter burocratico per partire. L’obiettivo è aprire i lavori la prossima primavera e il costo dell’operazione previsto si aggira attorno ai 120mila euro, almeno stando a quanto previsto. Ma già in questa fase propedeutica il lavoro di ricognizione e ricostruzione storica, necessario per capire come e dove intervenire, ha prodotto un primo passaggio importante, fornendo materiale per una mostra, che racconta la storia della fonte, e di una pubblicazione che ne ripercorre le fasi, di cui è autrice Maria Pepi.

L’inaugurazione della mostra e la presentazione del libro sono avvenute ieri mattina, una data non casuale. Il 18 ottobre 2024 è, infatti, per Chiantibanca un giorno storico, poiché ricorrono esattamente 115 anni dalla fondazione della Cassa rurale di depositi e prestiti di San Casciano, poi Banca del Chianti fiorentino, e 100 anni dalla nascita della Cassa rurale cattolica di Monteriggioni, in seguito Cram e poi Banca Monteriggioni, con sede proprio a Fonte Becci. Due banche di credito cooperativo che hanno operato in Toscana fino alla loro fusione in ChiantiBanca, avvenuta nel 2010.

Recuperare la fonte, restituendola all’antico splendore, non sarà quindi solo un intervento di restauro e ripristino architettonico, ma anche e soprattutto il recupero di una memoria storica. "Le fonti rappresentano per Siena un unicum con i bottini – ha detto il presidente di ChiantiBanca, Cristiano Iacopozzi – come elementi di approvvigionamento idrico. Questa fonte in passato è stata abbeveratoio e punto di ristoro per chi passava lungo la via principale tra Siena e Firenze, e ChiantiBanca ha ancora qui la sua sede, in continuità proprio con quell’aspetto. E per rafforzare il legame con il territorio il consiglio di amministrazione ha deciso di fare questo omaggio, avviando il restauro della fonte documentando tutto con una mostra e un libro".