REDAZIONE SIENA

Chiedere aiuto è un DIRITTO . Soffrire è una PRIGIONE!!!

La violenza sulle donne è un problema grandissimo che deve essere risolto al più presto. CLASSE 1 A SCUOLA "LEONARDO DA VINCI" - POGGIBONSI.

Ogni giorno la cronaca nera ci presenta articoli sui femminicidi e sulla violenza di genere. In Italia dal primo gennaio al 31 marzo ci sono stati 17 femminicidi. Questo triste fenomeno sembra purtroppo inarrestabile.

Qualsiasi atto di violenza di genere che provoca danni fisici, sessuali o psicologici alle donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che si verifichi nella vita pubblica o privata, è violenza sulle donne.

Ci sono diverse forme di violenza contro le donne: il femminicidio, le pratiche tradizionali effettuate ancora da alcuni popoli (la mutilazione e il taglio genitale femminile), l’infanticidio femminile, la selezione sessuale prenatale, il matrimonio precoce, il matrimonio forzato, le violenze legate alla dote, i crimini contro le donne commessi per “onore”, la violenza sessuale provocata dai partner, le molestie sessuali, le violenze nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni educative e nello sport, il cat calling, lo stalking e infine la violenza economica.

Una donna, per comunicare ad altre persone che è vittima di violenza, può utilizzare un semplice gesto: alzare la mano in alto e piegare più volte il pollice dentro il palmo e successivamente le altre dita, oppure può chiamare i numeri 112, 113 o 1522.

Il 1522, il numero Anti Violenza promosso dal Dipartimento delle Pari Opportunità, è gratuito e attivo 24h su 24 e accoglie, con operatrici specializzate, richieste di aiuto dalle vittime di violenza e stalking.

I simboli della violenza sulle donne sono le scarpe rosse, che rappresentano la battaglia contro i maltrattamenti e femminicidi e le rose rosse, che rappresentano il sangue e il sacrificio versato dalle donne maltrattate.

In Italia ci sono diverse associazioni che aiutano le donne vittime di violenza, una tra queste è Il "Telefono Rosa".

Questa associazione nasce a Roma nel febbraio 1988, quando tre donne, Giuliana Dal Pozzo, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli ed Emma Capocasa, decidono di portare allo scoperto il fenomeno della violenza sommersa. Lavorano per supportare le organizzazioni nelle azioni di sostegno alle donne.

Il Telefono Rosa cerca di aiutare le donne vittime di violenza offrendo ascolto, accoglienza, sicurezza e protezione.

L’obiettivo che l’Associazione si prefigge di raggiungere è quello di prevenire e contrastare la violenza in ogni sua forma. Il centralino è attivo tutti i giorni h24, offre aiuto ascolto, consulenza e assistenza legale, consulenza psicologica a tutte le donne vittime di violenza.