"Chiocciola, obiettivo vittoria. Non solo nel Palio ma in tutto"

Il priore Grandi sottolinea la mentalità del popolo di San Marco. Venerdì oltre 50 battezzati

"Chiocciola, obiettivo vittoria. Non solo nel Palio ma in tutto"

"Chiocciola, obiettivo vittoria. Non solo nel Palio ma in tutto"

di Laura Valdesi

SIENA

"Una festa titolare senza la giosa attesa di vedere nella stalla un cavallo il 29 giugno, dopo tante Carriere corse di fila. Una festa più rilassata anche se noi vogliamo correre, correre e possibilmente vincere. C’è la determinazione di essere sempre protagonisti, qualsiasi cosa si faccia. Anche ad agosto non corriamo di diritto, ci affidiamo al nostro capitano che è uscito a sorte abbastanza spesso. Forse si è preso una pausa, speriamo che finisca subito", scherza il priore della Chiocciola Marco Grandi.

Tanti eventi in calendario.

"La conferenza di Duccio Balestracci ieri nella sala delle vittorie ’Ecco la schiera della Chiocciola riparate che non passino. Dalle Brigate quattrocentesche alle Contrade attuali’. Quest’anno sono 600 anni dalla menzione della Chiocciola da parte del novelliere Gentile Sermini che nel 1424, facendo la cronaca di una delle pugna, nominò per la prima volta la Chiocciola. Domani invece ’Storie di seta, le bandieraie della Chiocciola’. Si celebra l’arte delle donne di San Marco che festeggiano il trentennale dalla formazione di un gruppo che poi si è organizzato, specie dietro l’esperienza di alcune, portando avanti il lavoro. Saranno presentate le bandiere di Piazza per luglio e anche un tamburo nuovo realizzato dal nostro laboratorio. Costruito tutto in casa, grazie anche all’abilità appresa nella ’Città dei mestieri’".

Una ’cifra’ della Festa titolare sarà lo stare insieme sulle lastre.

"Una Contrada che in questo momento è molto unita, affiatata nel fare le cose. C’è la volontà di ritrovarsi il più possibile, fra generazioni diverse, nel rione. Ci saranno banchini, l’osteria braciere, gli stand".

Si è ripresentato il problema, già da voi segnalato, il posteggio Duomo dormitorio per i migranti.

"Un problema che si è riaffacciato da un paio di giorni. In passato è stato affrontato e segnalato, tutte le Contrade sono ’sentinelle’ del territorio. C’è un problema, anche per chi vive in una condizione di stento. C’è un problema umano. Ci siamo sempre messi a disposizione per risolvere i problemi, chiaro che non possiamo fare prevenzione, ci sono gli organi preposti. Comunque sempre disponibili. Il problema si era creato per due volte ed era sempre stato eliminato".

Quanti i battezzati quest’anno?

"Un buon numero, di sicuro oltre 50"

Che cosa auspica il priore della Chiocciola per la sua seconda famiglia?

"Quello che si desidera, in fondo, per ciascuno di noi. Vivere bene la quotidianità, lo stiamo facendo, salvaguardando ciò che di bello abbiamo. Implementando la socialità, valorizzando i rapporti intergenerazionali grazie anche allo splendido lavoro della sezione piccoli. Il nostro presidente è anche coordinatore dei piccoli delle 17 Contrade, evidentemente c’è un lavoro dietro che si può riuscire a mettere a disposizione di tutta la città per creare i senesi di domani, non solo i chiocciolini. L’obiettivo, oltre a ciò, è di provare a vincere tutto quello a cui partecipiamo. Poi è difficile, lo dimostrano i fatti ma la mentalità è questa: arrivare primi in tutto, può non riuscire ma è così".

"Ho il privilegio di essere nella deputazione del Magistrato e mi fa piacere, per quanto è difficile, sottolineare il lavoro del rettore Emanuele Squarci, persona di altri tempi. Cordiale ma determinato, svolge una grande attività. Lo rilevo dall’interno. Lo stesso posso dire per il pro-rettore Carlo Piperno, sono due elementi di forza e preziosi del Magistrato".