
Il relais ’Il Chiostro’ a Pienza, al centro di una querelle tra nuova proprietà e gestori
Pienza (Siena), 10 aprile 2024 – Una delle storiche strutture di Pienza è stata ceduta. Il "Chiostro", il primo seminario è stato venduto, per quasi due milioni e mezzo di euro, alla società Utopia. Ceduto l’immobile, ma gli attuali gestori del ’Relais il Chiostro’, struttura alberghiera con affaccio sulla Val d’Orcia, intendono impugnare il rogito, sottoscritto il 5 ottobre 2023. Atto con il quale la società "Il Chiostro", 70 per cento del capitale detenuto dal Seminario Vescovile (quello ’nuovo’ di via della Madonnina) il restante 30 detenuto dalla Diocesi, ha ceduto l’intero immobile. Dove è in piena l’attività alberghiera gestita dalla società Masca di Milano.
Per fare capire meglio la complessa vicenda ripercorriamo, in sintesi, la sua storia. Agli inizi degli anni Novanta la Diocesi di Chiusi-Montepulciano-Pienza pubblica un bando di gara per dare in affitto il ’Chiostro’. Si richiedono importanti lavori di ristrutturazione, l’assunzione degli oneri relativi alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’albergo da realizzare.. L’idea di realizzare un ostello della Gioventù, già avviata con alcuni interventi per adeguare la struttura, viene abbandonata Si pensa all’insediamento alberghiero. Due i partecipanti al bando di gara: una cooperativa senese e un ingegnere che risiede in un paese della zona.
E’ la cooperativa ad aggiudicarsi i lavori (conclusisi nel giugno del 1993 con l’apertura dell’hotel) ed anche la gestione della struttura che, secondo i gestori, scade nel 2037. Lavori importanti, durati oltre due anni con costi elevatissimi. Per sostenerli la cooperativa che ha vinto la gara contrae un mutuo - con ipoteca terza della Diocesi - di tre miliardi di vecchie lire (oggi ne restano da pagare 450mila euro con rate annue di 70mila euro) corrispondendo, anche, un canone di affitto oggi salito a oltre 130mila euro l’anno corrisposto con regolarità anche in momenti difficili come quelli attraversati negli anni del Covid.
Nel 2021 il contratto di gestione, negli anni ceduto alla società ’Sama’ passa, con l’approvazione della Diocesi, alla società milanese ’Masca’ . Questo fino ai giorni nostri quando i gestori scoprono che la proprietà (splendido giardino, storico chiostro, trentaquattro camere da letto molte delle quali con vista sulla Val d’Orcia, piscina) è stata ceduta. Senza che loro, i soci della ’Masca’ venissero interpellati come, sostengono, "previsto dalle norme contrattuali". Dovrebbero essere stati interpellati per sapere se erano, o meno, interessati all’acquisto, Invece hanno saputo, per le vie brevi, che è in arrivo la disdetta del contratto di gestione che finirebbe non nel 2037 ma l’anno prossimo.
La ’Masca’ non ci sta. Rispettando i termini di legge - sei mesi dalla sottoscrizione del rogito - ha incaricato lo studio legale De Mossi (l’ex sindaco di Siena) per rivendicare le loro ragioni "sancite dal contratto". Intanto la società Utopia, il neo proprietario del ’Chiostro’, ha proceduto al cambio dell’amministratore unico. Michele Deledda, il fondatore, ha passato tutto nelle mani del figlio Alessio, 31enne da Genzano, pilota della Lamborghini Team Race.