REDAZIONE SIENA

Chiusdino, nasce la Fondazione San Galgano

Domani consiglio comunale nella sala della celebre abbazia. L’ente gestirà e promuoverà il ricco patrimonio culturale

Domani alle 11, presso la sala capitolare della celebre Abbazia cistercense, il Comune di Chiusdino si riunisce in un consiglio espressamente dedicato alla costituzione della "Fondazione San Galgano", nuovo ente appositamente creato per gestire e promuovere il ricchissimo patrimonio culturale che costella questo territorio, caratterizzato dal forte connubio tra arte, storia e ambiente naturale. Da decenni il Comune del piccolo centro toscano, situato tra Siena e il mare, incastonato alle pendici delle Colline Metallifere a dominare l’alta Val di Merse, investe in cultura, sostenendo e promuovendo scavi archeologici di altissimo valore scientifico, procedendo al restauro e alla valorizzazione dell’abbazia e dei beni culturali disseminati in tutto il comprensorio di riferimento.

Il progetto è ambizioso e degno delle maggiori realtà cittadine: si tratta di creare un parco culturale diffuso facente capo ai tre poli principali dell’Abbazia di san Galgano, costituente la porta d’accesso privilegiata al sistema, del capoluogo e del castello di Miranduolo. A Chiusdino, già dal 2015 è attivo il Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra, che convoglia nel centro storico circa 20.000 presenze, delle 170.000 che l’abbazia attrae nel territorio comunale. Entro il 2026, grazie al finanziamento del progetto "Chiusdino RigenEra", beneficiario di un finanziamento derivante dal Pnrr, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 "Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso, rurale", Investimento 2.1: "Attrattività dei borghi" finanziato dall’Unione Europea – Next Generation, diverrà operativo un secondo plesso espositivo, realizzato all’interno della casa natale di San Galgano e destinato ad esporre la ricca dotazione di reperti archeologici recuperati dagli scavi condotti dall’Università di Siena presso il castello di

Miranduolo. Quest’ultimo è invece oggetto di progettazione per la creazione di un archeodromo dedicato alla ricostruzione storica basata sui metodi della living history. La Fondazione, controllata dal Comune, che da sabato inizia la propria attività, dovrà gestire tutto questo, rendendo operativo un programma destinato a proiettare Chiusdino, il proprio patrimonio identitario e i suoi paesaggi incontaminati fra le principali mete turistiche della provincia di Siena e della Toscana con un’offerta aggiornata e diversificata.