DILAURA VALDESI
Cronaca

Chiusi, giocano a pallone in piazza. Coppia ’blocca’ un minorenne. Preso anche per il collo: condannati

Una pena di 8 mesi e 10 giorni per marito e moglie, dovranno pagare una provvisionale di 6 mila euro. Accusati di violenza privata e lesioni. C’è anche un video. L’avvocato Barbanera: "Ma quali baby gang...".

Chiusi, giocano a pallone in piazza. Coppia ’blocca’ un minorenne. Preso anche per il collo: condannati

La vicenda giudiziaria è finita davanti al giudice Andrea Grandinetti che ha condannato la coppia a 8 mesi e 10 giorni più 6mila euro di provvisionale

di Laura Valdesi

Giocavano a pallone. In uno spazio pubblico. Ragazzini, ancora minorenni, che si divertivano alla vecchia maniera, come forse ormai accade solo nei piccoli centri. Palla avvelenata, per l’esattezza. Era sera, intorno alle 22. Avevano provocato la reazione di una coppia poi scesa in strada, esasperata dal loro comportamento. Che, sarebbe emerso nel corso del procedimento, a dire degli imputati avrebbe per esempio mancato di rispetto nei confronti della madre della donna. "Io allora ho forse vissuto da un’altra parte", le parole dell’avvocato Massimiliano Barbanera che assisteva un ragazzino, ancora minorenne, finito quella sera nel mirino della coppia. Condannata dal giudice Andrea Grandinetti a 8 mesi e 10 giorni (con rito abbreviato) per violenza privata e lesioni nei confronti del giovane. "Erano state inviate persino segnalazioni sulla possibile esistenza di baby gang a Chiusi. Ebbene – osserva Barbanera – se se sono tali i ragazzi che giocano insieme in strada a pallone e a palla avvelenata...". Nell’era in cui gli adolescenti tendono ad isolarsi dialogando sui social e via cellulare, anche se magari sono seduti sulla stessa panchina, stare insieme a giocare è un toccasana.

Quella sera, era il 21 maggio 2022, la coppia – lui 56 anni e lei 52 – secondo quanto ricostruito dall’accusa era scesa in strada togliendo il pallone ai ragazzi, subito fuggiti. Il 13enne era tornato indietro a prendere la bicicletta, venendo trattenuto dalla donna per il marsupio indossato dal ragazzino. Sarebbe poi intervenuto anche il marito, un uomo dal fisico robusto, che l’ aveva immobilizzato in terra con entrambe le ginocchia, quasi a cavalcioni, zstringendolo al collo con una mano". Uno dei compagni aveva girato un video di quegli istanti. Tanta la forza con cui il giovane era stato strattonato che si era rotta la maglietta, quanto al pronto soccorso aveva certificato per lui dieci giorni di prognosi. La coppia si è difesa nel processo negando che i fatti fossero andati come sostiene la procura. Di sicuro valuteranno se fare appello contro la condanna a 8 mesi e 10 giorni (il pm ne aveva chiesto uno) e la sospensione condizionale della pena subordinata alla liquidazione della provvisionale di 6mila euro alla famiglia del minorenne costituita parte civile.