Cinquecento. Per l’Accademia senese degli Intronati oggi è davvero un giorno speciale, perché alle 17.30 nella Sala degli Intronati di Palazzo Patrizi sarà inaugurato il suo cinquecentesimo anno accademico. A tenere la relazione introduttiva sarà l’Archintronato Roberto Barzanti e subito dopo è in programma la propulsione ‘Gli Intronati nel secondo Cinquecento: sonni e risvegli’, tenuta da Laura Riccò dell’Università di Firenze.
Questo appuntamento rappresenta non solo il simbolico avvio delle attività accademiche, ma anche l’ideale apertura delle celebrazioni per il Cinquecentenario dell’Accademia, che prenderanno ufficialmente il via il 28 marzo 2025. La data di nascita degli Intronati, fissata nel 1525, è accreditata da una ricca documentazione bibliografica e storica, confermata dalla British Library attraverso il suo Italian Academies Database. L’Accademia degli Intronati si distingue non solo per la longevità, ma anche per essere stata la prima, in età proto-moderna, a dotarsi di una struttura organizzativa, norme, simboli distintivi (la zucca per conservare il sale con i due pestelli) e un motto significativo: Meliora latent ("Le cose migliori sono nascoste"). La nascita degli Intronati si inserisce in un ambito di socialità molto diffuso a Siena, come ha osservato Amedeo Quandam, lo studioso italiano purtroppo recentemente scomparso, che ha esaminato in maniera più approfondita il fenomeno accademico, Siena fra 331 centri che hanno dato vita ad Accademie ha un primato assoluto: nel secolo XVI contava ben 31 di questi sodalizi, quando una città come Roma ne aveva 19. Questa vivacità intellettuale fa di Siena un unicum nel panorama culturale italiano del Rinascimento.
Proprio la figura di Quondam, che aveva accettato con entusiasmo di entrare a far parte del comitato scientifico per il Cinquecentenario, sarà ricordata nell’occasione odierna "perché pur avendo partecipato a una sola riunione – affermano dall’Accademia – il contributo dello studioso da poco scomparso resterà un segno indelebile nel percorso celebrativo". Con l’inaugurazione odierna, l’Accademia degli Intronati riafferma quindi il proprio ruolo di custode della tradizione e promotrice di cultura, proiettandosi verso il futuro con un programma che promette di rendere omaggio a cinque secoli di storia, vissuti nel cuore pulsante della città di Siena.