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Ciotti: "Così rinnoviamo Castelsenio. La società è la nostra seconda casa"

Il priore svela il progetto per renderla più accogliente e fruibile. Aumentati i contradaioli che la frequentano "Dell’organizzazione degli spazi della cucina e delle attrezzature si occuperà lo chef Senio Venturi".

Ciotti: "Così rinnoviamo Castelsenio. La società è la nostra seconda casa"

di Laura Valdesi

SIENA

"Castelsenio è una seconda casa. Sono contento dell’interesse positivo che registro da parte dei contradaioli intorno al progetto, recentemente approvato, per rendere la società ancora più bella e fruibile". Soddisfatto il priore Simone Ciotti della condivisione e della partecipazione, in una parola dello spirito di squadra che c’è in Contrada. Perché fra il restauro dell’oratorio e, appunto, il rinnovo della seconda ’casa’ dei tartuchini, ci sarà da rimboccarsi le maniche. E l’apporto di tutti risulterà prezioso. "Sento una Tartuca viva, forte, che cammina nella stessa direzione", rimarca Ciotti con un pizzico di orgoglio.

Parliamo della ristrutturazione di Castelsenio.

"Era stata inaugurata nel 2004 e, come ogni edificio, dopo una ventina di anni, ha necessità di essere rinnovato e anche modificato. Affinché i contradaioli vengano in società ancora più volentieri e stiano comodi. Sono aumentati i numeri di chi partecipa, anche durante l’inverno. In Contrada si sta bene, i genitori ci mandano volentieri i figli e si uniscono loro stessi con piacere ai ragazzi. L’obiettivo del progetto è dunque quello di migliorare la convivenza e l’interazione tra le persone, accorpando tra l’altro i due locali al piano superiore con quattro aperture oltre quelle attuali, riposizionando il bar e riorganizzando inoltre la cucina. Aggiungo che nel 2021 è stato comprato un fondo attiguo a Castelsenio che cercheremo di rendere funzionale all’attività della Società".

Sono state coinvolte, come per l’intervento nell’oratorio, professionalità tartuchine.

"L’architetto Riccardo Butini che aveva seguito il progetto del 2004, l’ingegnere civile Edoardo Fontani e lo chef Senio Venturi".

Anche lo chef stellato del ristorante ’L’Asinello’?

"Tartuchino doc, alfiere di Piazza. Penserà all’organizzazione degli spazi della cucina e delle attrezzature".

La Festa titolare in onore di Sant’Antonio da Padova ha visto ieri l’esame a conclusione dei corsi per alfieri e tamburini e, alle 18,30, ’Memorie’ di tre secoli’, gli archivisti raccontano la Contrada attraverso la documentazione storica.

"Una consuetudine, da 15 anni a questa parte. Questa volta è stato recuperato materiale singolare che si riferisce al 1724, al 1824 e al 1924. Verrà poi esposto nella sala della deputazione. Una parte speciale nell’evento, stante la ricorrenza dei 200 anni della nascita di Tito Sarrocchi, è stata dedicata proprio a questo".

Oggi alle 17,30 il battesimo contradaiolo.

"Saranno oltre trenta i battezzati. Ormai da anni e anni accogliamo solo under 18. Quest’anno il più grande ha 16 anni".

E da lunedì torna la 46° edizione di ’Aggiungi un posto a tavola’ agli Orti del Tolomei.

"Una formula già ampiamente rodata con appuntamenti gastronomici, palio dei barberi e divertimento fino al 15 giugno".

La Tartuca per la festa titolare ha utilizzato i nuovi braccialetti.

"Più di trenta quelli rinnovati grazie al lavoro invernale dell’economato e di un gruppo di contradaioli che li hanno dipinti. Anche questo è stato un bel momento di socialità. Realizzato poi un magazzino apposito dove ricoverarli".