PAOLA TOMASSONI
Cronaca

Classifica delle università. La scalata trainata da ’classici e archeologia’

Pubblicata la graduatoria internazionale ’Qs per disciplina’. L’ateneo senese si distingue in due macroaree e in sei discipline.

Il rettore Roberto Di Pietra soddisfatto per il piazzamento dell’Università di Siena nella classifica internazionale

Il rettore Roberto Di Pietra soddisfatto per il piazzamento dell’Università di Siena nella classifica internazionale

L’Università di Siena migliora la sua posizione nella classifica internazionale QS World University Rankings by Subject, la classifica mondiale per disciplina, stilata da 15 anni da Quacquarelli Symonds. La classifica fornisce un’analisi comparativa sulle prestazioni di 1.700 università in 100 Paesi, in 55 discipline accademiche, in cinque aree di studio. Unisi è fra le 56 università italiane presenti nel ranking mondiale e si distingue quest’anno in due macroaree e in sei discipline, una in più rispetto allo scorso anno.

Per l’area Arti e Scienze umane e per l’area Scienze della vita e Medicina, Siena si colloca nella fascia fra le posizioni 501 e 550. Riguardo alle discipline, ottimi risultati arrivano da Classici e Storia antica, materie che valgono all’ateneo senese la fascia 51-150; e Archeologia quella 101-150. In miglioramento anche la performance di Farmacia e Farmacologia, con Unisi che sale alla fascia 251-300, da quella 351-360 dell’anno scorso. Stabili i piazzamenti delle Scienze biologiche (501-550) e di Medicina (451-500), mentre gli studi di Economia e Econometria si posizionano nella fascia 501-550.

Il ranking QS valuta la reputazione accademica e dei datori di lavoro, l’impatto delle pubblicazioni scientifiche, l’internazionalizzazione e la capacità dell’Ateneo di attrarre studenti stranieri e collaborare con istituzioni di ricerca in progetti globali, insieme a partner stranieri.

"Esprimo una moderata soddisfazione, non guardando alle classifiche come ‘giudici’ del nostro operato quanto segnalatrici di interesse", commenta il rettore Roberto Di Pietra. Quali segnali manda dunque quest’anno QS ranking per discipline? "Intanto ci siamo ed è importante – continua il rettore -. Siamo fra i 1.700 atenei ‘classificati’ nel mondo. E siamo, più o meno, sempre nelle prime 500 posizioni: in alcune materie meglio e in altre meno. E, ancora, saliamo, guadagniamo qualche posizione in alcune aree di studio. Molto buona la performance in Arte e Scienze umane, ma anche in Archeologia e studi classici e ancora in Scienze della vita e Medicina, con Farmacia che sale di un gradino, nella fascia superiore. Stiamo dunque facendo un buon lavoro. Migliorare? Si può e si deve sempre farlo: certamente in Economia e econometria possiamo ancora avanzare".

Paola Tomassoni