Clima e vino al G7: "La produzione sale ma è crisi di vendite"

Brogioni, direttore di Assoenologi, alla convention di Siracusa

Clima e vino al G7: "La produzione sale ma è crisi di vendite"

Paolo Brogioni

Al G7 dell’agricoltura di Siracusa ci sarà anche il senese Paolo Brogioni, ex sindaco di Colle Val d’Elsa e ora Direttore di Assoenologi, la storica associazione di enotecnici italiani. Martedì 24 settembre sarà lui a condurre la presentazione delle previsioni vendemmiali 2024 che, solitamente di scena a Roma al Ministero, quest’anno è inserita nel programma dell’Expo Divinazione, in programma dal 21 al 29 settembre all’Isola di Ortigia. Brogioni tratteggerà l’andamento climatico della stagione 2024 in Italia, segnato dal fresco e piovoso nord al torrido e dal siccitoso sud.

Che effetto fa essere uno dei protagonisti del G7?

"Grande emozione visto il contesto con capi di Stato e di Governo ma anche orgoglio e responsabilità nel rappresentare un’eccellenza della filiera italiana che merita di stare sotto i riflettori. In collaborazione con Unione Italiana Vini e Ismea presenteremo l’annata vitivinicola 2024: il G7 Agricoltura è una grande vetrina per una filiera importante per numero di addetti e giro economico".

Che stagione vive il vino italiano?

"C’è apprensione per la situazione climatica: serve una riflessione strategica alla luce dei problemi che il meteo crea ma anche valutazioni sulle innovazioni che possono garantire adattamento. La vendemmia 2024 sarà in crescita rispetto allo scorso anno, fortemente segnato dalla peronospora, ma inferiore alle medie degli ultimi cinque anni in termini quantitativi. La Toscana avrà un aumento produttivo sul 2023. Sul piano commerciale il vino vive una fase di contrazione: vanno bene i bianchi ma vengono penalizzati i vini rossi di fascia media".

C’è da preoccuparsi?

"Le nuove generazioni non bevono più il vino a tavola come si faceva prima. I vini emblema del territorio senese come il Chianti Classico, il Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino rientrano però in quella fascia di mercato affermata che sente meno il calo".

Siena può tornare al centro della scena?

"Il territorio ha un grande potenziale come produzione e territorio ma la politica latita nella valorizzazione. Se Verona è diventata la capitale rappresentativa grazie a Vinitaly pur non avendo eccellenze produttive. Siena potrebbe tornare protagonista anche grazie ad una adeguata campagna di comunicazione. Speriamo che l’operazione Enoteca Italiana segni la via del rilancio".

Giovanni Pellicci