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Coghe-sprint per il figlio: "Montavo la sua cavalla. Il Palio? Non faccio conti. Corro e mi diverto"

Il fantino sostiene che la pista di Monteroni sia una delle più belle "Mi sono sempre comportato bene con le dirigenze, continuo a farlo. Le Contrade già sul tufo di diritto? Troppo presto per fare previsioni" . .

Tempesta con il figlio Alberto, papà Massimo e la moglie Camilla Marzi

Tempesta con il figlio Alberto, papà Massimo e la moglie Camilla Marzi

di Laura Valdesi

SIENA

Mangini del Drago. Poi c’è il capitano della Selva Andrea Causarano al van di Andrea Coghe. Monteroni è ’casa’ sua, un appuntamento a cui il fantino non manca mai. E dove ha brillato, vincendo una corsa e conquistando, tra l’altro, un secondo posto con Elly che gli è valso il plauso del figlio Alberto. "Quella è la sua cavalla", spiega nonno Massimo dopo l’abbraccio del piccolo con babbo Andrea a corsa finita.

Coghe a Monteroni ha sempre fatto molto bene.

"Sempre pensato che questa è una delle più belle piste che abbiamo in provincia. Comunque sia, dopo Monticiano, è quella dove i cavalli imparano le traiettorie da fare. Un tracciato scorrevole. E’ divertente montarci. Quando poi hai soggetti che ti supportano e aiutano a fare bene, il risultato si vede".

Che effetto ha fatto vincere su Elly e ricevere il plauso di tuo figlio.

"Lui dice che è mia, sua e di nonno Massimo. Di noi tre. Era la prima corsa che faceva in provincia, non ha neppure tanta esperienza alle regolari. Si è comportata bene, sono contento".

Sono venute a salutarti diverse dirigenze. Nella Selva hai debuttato, nel Drago due Palii corsi.

"Certo. Ma anche al mattino (domenica, ndr) ci sono state altre dirigenze. I rapporti vanno avanti normali, mi sono sempre comportato bene con tutti. Continuo a farlo".

Con le cinque che corrono di diritto – Tartuca, Chiocciola, Drago, Selva e Istrice – come siamo messi?

"Presto per parlare come siamo messi. Ne mancano altrettante, sono tante. Poi sinceramente quest’anno, per adesso, non faccio tanti conti. Corro in provincia, mi diverto. Vediamo quello che viene fuori".

La regola dei 4 anni in pista solo se li hanno compiuti effettivamente: ha fatto tanto discutere poi però all’Albo ce ne sono molti.

"Una regola messa da poco con l’ordinanza, da che mondo è mondo, nell’ambiente dei cavalli da corsa, quando entri nell’anno dei 4 sono già compiuti. Poi... Comunque ad ora grossi problemi da quel punto di vista lì non li vedo anche perché non sono soggetti in età da Palio, magari serve a loro per fare un po’ di esperienza".

Il ritorno di Sgaibarre: viene alla scuderia del Caggiolo da te.

"Al mattino va da Renzo Turchi. Io avevo bisogno di una mano perché fortunatamente ho tanti cavalli in scuderia, sia miei che di proprietari che colgo l’occasione per ringraziare. Quindici da montare in due erano un po’ troppi , ci dà una mano per qualche uscita. Una persona d’esperienza, mi trovo bene dal punto di vista dell’approccio a cavallo. Va nella mia stessa direzione, quindi avanti così".