Colle ancora bloccata. È accaduto ieri mattina quando alle 6 circa un tir si è incastrato, nuovamente, alla curva di San Francesco in via Livini. Questa volta il camion si stava dirigendo in direzione Colle alta, passando quindi dalla rotatoria della Fabbrichina dove si trova anche il restringimento della carreggiata e le varie segnalazioni.
L’ultimo caso era stato quello del 20 settembre, quando la città si era bloccata per l’intero pomeriggio con la concomitanza di ulteriori due incidenti (uno in via Palestro ed uno per le Lellere) oltre al blocco della via nova causa camion incastrato. Ieri la città per quattro ore ha visto la via nova chiusa al traffico con il susseguirsi di varie problematiche dettate dal fatto che sia stata bloccata nell’ora di punta; ovvero di ingresso a lavoro ed a scuola. Sul pezzo il vice sindaco Marco Speranza che ha avvisato la popolazione tramite i social dando info sullo stato dell’arte. È, però, voluto entrare nel merito della questione.
"La situazione è insostenibile – afferma il vice sindaco –. Non vuole essere una giustificazione, ma stiamo notando una certa volontarietà da parte di alcuni camion nel voler passare da via Livini. Abbiamo inviato comunicazioni, apposto cartelli di grandi dimensioni, operato per il ristringimento della carreggiata. Nel concludersi la stagione estiva durante la quale avevamo percepito una diminuzione oggettiva, oggi si ripresenta il problema. Colgo l’occasione per ribadire ancora una volta che le spese di rimozione ed anche una multa salata sono a carico della proprietà del tir. Ora al vaglio ci sono ulteriori restrizioni per cercare di limitare l’accesso ai tir. Abbiamo già valutato di mettere delle restrizioni in altezza, ma passando dalla via nova il trasporto pubblico locale questo non sarà possibile". Si parla, quindi, di volontarietà. D’altro canto c’è da dire che sono molti i sistemi per allertare i camionisti. C’è anche chi nei vari gruppi social si lascia prendere dall’ironia, ma anche chi propone una chiusura dell’intera strada. Ipotesi quest’ultima neanche valutabile, soprattutto per coloro che abitano in Castello o in zona Borgo nuovo, senza pensare alle ripercussioni sulle attività commerciali di una decisione del genere. Si è, quindi, alla ricerca di soluzioni, anche se il più è già stato fatto.
Lodovico Andreucci