LODOVICO ANDREUCCI
Cronaca

Colle, nuova biblioteca comunale. Il curatore d’asta fallimentare risponde no all’offerta di acquisto

Si complica la vicenda legata all’ex area industriale de La Fabbrichina e ai progetti dell’amministrazione

Durante l’ultimo Consiglio comunale il sindaco di Colle Val d’Elsa, Piero Pii, ha letto la lettera del curatore d’asta fallimentare dove è stata rifiutata l’offerta di acquisto da parte del Comune per l’ex area industriale della Fabbrichina

Durante l’ultimo Consiglio comunale il sindaco di Colle Val d’Elsa, Piero Pii, ha letto la lettera del curatore d’asta fallimentare dove è stata rifiutata l’offerta di acquisto da parte del Comune per l’ex area industriale della Fabbrichina

Nuova biblioteca comunale di Colle nell’ex area industriale de La Fabbrichina, la vicenda si complica. Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Piero Pii ha letto la lettera del curatore d’asta fallimentare. Ma facendo un passo indietro: la scorsa amministrazione stanziò 400mila euro per una proposta vincolante di acquisto di un immobile da fallimento nell’area ex Fabbrichina. Oggi Pii legge quanto disposto dal curatore: "L’offerta di acquisto formulata dall’amministrazione comunale per l’area immobiliare del compendio La fabbrichina non è stata accettata dalla procedura in quanto relativa solo a una porzione dei beni che compongono il lotto interessato e che avrebbe portato alla creazione di un fondo intercluso. Per la restituzione alla sua amministrazione della somma di 35.000 euro all’epoca versati come deposito cauzionale le sarei grato se potesse dare disposizione agli uffici competenti affinché mi forniscano le modalità in merito".

"E’ il motivo per cui non si fa cenno alla nuova biblioteca nella preparazione del dossier sulla candidatura di Colle a Capitale Italiana della Cultura o, in subordine, a Capitale Toscana della Cultura – aveva già avuto modo di spiegare il sindaco Piero Pii durante un precedente consiglio comunale –. Abbiamo l’esigenza di trovare una soluzione, ma non può essere quella del progetto già ideato, perché 6 milioni di euro per fare la nuova biblioteca non si troveranno mai. Bisogna, quindi, trovare un altro modello di biblioteca, concordato con le associazioni, le scuole e tutti i portatori di interesse, che sia una risposta alle esigenze, ma sia anche affrontabile: in ogni caso, per partire quella disponibilità di 400.000 euro è indispensabile".

"La soluzione sarà nell’approvazione definitiva del nuovo Piano Operativo Comunale che diventerà esecutivo a febbraio 2025 – afferma Pii – che ci darà modo di poter finalmente utilizzare quei 400.000 euro che sono indispensabili per cominciare e che diventeranno l’elemento di compartecipazione da presentare a qualsiasi soggetto, pubblico o privato, per chiedergli di partecipare ad un progetto che è sicuramente fra i più importanti per la nostra città. Il Poc ci darà una visione diversa su dove e come posizionare la biblioteca. Anche nell’ipotesi di un investimento per la nuova biblioteca che potrebbe aggirarsi fra i 2 milioni e i 2 milioni e mezzo (stiamo lavorando proprio a questo) avremo almeno la metà delle risorse per poterlo realizzare. Abbiamo tutto il tempo per definire il progetto – conclude – e sono sicuro che in questa legislatura arriveremo a costruire la biblioteca".

Lodovico Andreucci