Colle Petroso, al via campagna di scavi

Radda in Chianti, nuovo impegno per le ricerche archeologiche nell’antico. Castellare dal 4 novembre.

Colle Petroso, al via campagna di scavi

L’équipe di ricerca agli scavi di Collepetroso: a breve partirà la nuova campagna di scavi per l’importante sito archeologico

Civiltà sepolte del Chianti atto secondo, riemerge l’antichissima Collepetroso: dal 4 novembre al 15 dicembre si terrà la seconda campagna di scavi archeologici del Castellare di Collepetroso, oggi villaggio d’altura (sui 600 metri) tra Castellina e Radda, in quest’ultimo comune (vicino all’odierno tracciato della Sr 429 tratto collinare). Lo scavo è in concessione data dalla direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio del ministero della Cultura ed è sostenuto dal Comune di Radda (che ha appena dato un contributo) insieme alla proprietà del sito: i coniugi Claudio e Clarissa Petreni. La direzione scientifica è affidata all’archeologo Paolo Medici, che dirige un pool di professionisti e un gruppo di studenti provenienti dall’Università di Firenze e dall’Università di Leiden (Paesi Bassi).

Nella prima campagna, un anno fa, sono stati indagati una porzione dell’area sepolcrale della chiesa micaelica (risalente al medioevo) e uno degli ambienti dell’antico castellare, restituendo tanti reperti di varie epoche, soprattutto un cospicuo patrimonio numismatico consistente in oltre 200 monete, il cui arco cronologico parte dal III secolo a.C. fino all’epoca moderna. L’operazione è promossa dal Gruppo Archeologico Salingolpe, associazione attiva in Chianti fin dal 1987 presieduta da Vito De Meo. Lo scavo prevede - come spiegato da De Meo - giornate aperte ai visitator. Anche le scolaresche locali avranno la possibilità di visitare lo scavo. Il sindaco Pier Paolo Mugnaini, nella delibera di assegnazione del contributo di 2600 euro, spiega che in prospettiva lo scavo può avere un ottimo ritorno turistico e di visibilità per il territorio.

Andrea Ciappi