I salesiani di Colle da sempre sono riusciti a trasformare, grazie al loro carisma, l’educazione in un’avventura ricca di energia e visione per il futuro. Ne è una testimonianza la loro presenza da molti anni in quel di Colle e la svolta educativa che hanno dato alla città. Giovedì 23 gennaio, alle 17,30, presso il teatro Sant’Agostino, torna il consueto convegno ‘Se dico minori…tra sogni e realtà’. Non è un caso che per questa IV edizione l’ospite atteso sia Don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Non finisce qui, perché è già stato preannunciato che durante il convegno sarà presentato un progetto rivoluzionario per Colle: l’apertura di una struttura semiresidenziale.
Il 23 saranno presenti il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena - Colle - Montalcino, don Roberto Colameo, superiore dell’ispettoria centrale dei salesiani e il Dott. Sandro Iannini, delegato per l’emarginazione e il disagio dell’ispettoria centrale. L’evento è promosso dai salesiani Don Bosco di Colle e dall’Arcidiocesi in collaborazione con Ftsa (Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa) con il patrocinio del Comune di Colle, dell’Agesci zona Siena-Toscana e dell’Agesci Val D’Elsa 1.
Il convegno sarà un’occasione preziosa per riflettere sulle tematiche legate alla tutela, all’accoglienza e al futuro dei minori, attraverso un dialogo aperto con Don Luigi Ciotti, una figura di riferimento nell’impegno per la giustizia sociale e i diritti dei più vulnerabili. Gli stessi organizzatori, appunto, hanno annunciato che durante l’evento verrà anche presentato il progetto per l’apertura di una struttura semiresidenziale, pensata per supportare il territorio nel rispondere alle crescenti richieste di aiuto da parte di servizi e istituzioni, offrendo sostegno a bambini e adolescenti che vivono situazioni di disagio e sofferenza.
La struttura sarà un luogo sicuro e stimolante, mirato a favorire il loro benessere e lo sviluppo delle loro potenzialità, in collaborazione con le famiglie e la rete sociale locale. Ancora una volta traspare la ‘marcia in più’ dei salesiani che da sempre sono un presidio forte, aperto, inclusivo, avulso dai pregiudizi nel cuore della nostra città. Un progetto che è sulle spalle e nella testa di molti laici e religiosi che vogliono dare ancora una volta un’opportunità in più per le giovani generazioni. D’altro canto è lo stesso segno di Don Bosco nel suo umanesimo educativo per far diventare i giovani di oggi degli onesti cittadini di domani. Quello del convegno sarà, quindi, un momento di confronto su temi fondamentali per il nostro futuro, un’opportunità per costruire nuove sinergie e percorsi di responsabilità condivisa a favore delle nuove generazioni.
Lodovico Andreucci