
Al centro i casi di Siena e di Chianciano a cui si sta lavorando alacremente. I partiti di maggioranza della città hanno incontrato ieri il questore. "Chiesto un maggiore pattugliamento, l’uso di reparti specializzati".
di Laura ValdesiSIENAUna sirena, metà pomeriggio nel corso. Il timore è che sia accaduto qualcosa nel ’triangolo’ ora super-sorvegliato: Lizza, Piazza Gramsci e Matteotti. C’è una macchina della municipale all’angolo di via dei Gazzani ma è per un lieve infortunio, sembra di capire, del passeggero di un bus. La polizia interviene, sempre nel pomeriggio, per due persone ben note alle divise: prima stavano all’antiporto, erano state allontanate. Hanno problemi con l’alcol. Tutto sotto controllo. Un gruppetto di giovani è rispuntato in piazza Gramsci, ma la situazione è tranquilla. E’ alta però la tensione in città. Scatta l’allerta ad ogni minimo movimento.
Le istituzioni sono a lavoro per trovare una soluzione e restituire tranquillità a Siena. Come invocato anche dal sindaco, subito dopo la rissa in via Pianigiani. Sul tavolo, però, nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza che si è svolto ieri alle 12 in prefettura, coordinato da Matilde Pirrera, non solo gli ultimi episodi accaduti a Siena, dalla rissa in via Pianigiani di cui sono già stati individuati alcuni presunti autori, ma anche il ritrovamento dei due coltelli con lama di circa 30 centimetri dopo la tensione in piazza Matteotti, davanti alla Camera di commercio. Si è aggiunto il problema Chianciano, dopo gli atti vandalici e le vetrine rotte su cui sta indagando la polizia. Una lunga scia di eccessi che sembra avere la stessa ’firma’. E che ha indotto il paese a mobilitarsi, anche dopo il duro intervento del sindaco Grazia Torelli che ha minacciato di restituire le chiavi del Comune se non ci saranno risposte. La prefettura è a lavoro insieme ai vertici delle forze di polizia per individuare la strategia. Sul tavolo ci sarebbero alcune ipotesi, con forte probabilità le misure di prevenzione che possono essere di vario tipo, non solo amministrative. Che a stretto giro potrebbero essere emesse. Al vaglio il ventaglio di strumenti più adeguati per intervenire, per esempio l’ordine di allontanamento che, se violato, finisce per appesantire il quadro probatorio. Bisogna anche tenere conto del fatto che potrebbero riguardare dei minorenni.
Si è mossa al contempo la politica. Ieri i rappresentanti dei partiti di maggioranza hanno incontrato il questore Ugo Angeloni che, spiegano in una nota, "ha illustrato le attività di controllo e intervento che le forze dell’ordine stanno portando avanti, compresa l’identificazione dei soggetti responsabili dei recenti atti violenti. Ha poi sottolineato l’importanza di segnalare tempestivamente ogni episodio usando il 112 o inviando una mail a [email protected] affinché le autorità possano intervenire con rapidità e decisione". All’incontro erano presenti Sara Pugliese (Fi), Alessandro Manganelli (Fdi), Andrea Corsi (Lega) e Alberto Lucioli (Udc). "Nel documento presentato dal direttivo comunale di Forza Italia e sottoscritto da tutti i partiti di maggioranza – dice Pugliese – abbiamo documentato i disagie le proposte per migliorare la sicurezza nelle aree critiche. Tra le richieste illustrate al questore un piano integrato di intervento, in collaborazione tra forze dell’ordine e Comune, un rafforzamento del pattugliamento specie in via Camollia, Pianigiani e piazza Gramsci, intensificato ulteriormente durante il fine settimana. Abbiamo chiesto poi di impegnare reparti specializzati per il controllo del territorio per identificare i possibili soggetti che generano una fondata percezione di insicurezza"