REDAZIONE SIENA

Commercio in città, la svolta. Stop alle aperture fino a giugno: "Tutele per attività tradizionali"

Dopo le polemiche sul proliferare di negozi di scarsa qualità, il Comune entra in campo. Entro fine maggio nuovo regolamento. Il sindaco Fabio: "Salvaguardia dell’area Unesco".

Dopo le polemiche sul proliferare di negozi di scarsa qualità, il Comune entra in campo. Entro fine maggio nuovo regolamento. Il sindaco Fabio: "Salvaguardia dell’area Unesco".

Dopo le polemiche sul proliferare di negozi di scarsa qualità, il Comune entra in campo. Entro fine maggio nuovo regolamento. Il sindaco Fabio: "Salvaguardia dell’area Unesco".

Il tema, da tempo all’attenzione di Palazzo pubblico, riceve ora un’accelerazione improvvisa dopo le vicende degli ultimi giorni che hanno destato diffuse preoccupazioni: la giunta ha definito un provvedimento definito di "salvaguardia del centro storico patrimonio Unesco in vista del nuovo regolamento riguardante le attività commerciali all’interno delle mura storiche". In pratica parte da subito un percorso di concertazione per definire il nuovo regolamento (tempo di chiusura dell’operazione fissato al 31 maggio), ma con un effetto immediato: l’introduzione di un "regime di salvaguardia che impedirà di aprire o trasferire in questo periodo nuove attività commerciali, salvo chi ha già in corso le pratiche.

"L’obiettivo di questo atto – commenta il sindaco Nicoletta Fabio – è tutelare il centro storico di Siena, non solo per le bellezze artistiche e architettoniche, ma per i valori storici e culturali che rappresenta anche a livello comunitario e sociale". L’argomento, da tempo portato nel dibattito politico da varie parti, è diventato dirompente nell’ultimo periodo in particolare per quanto sta accadendo in un tratto di via Camollia, dove si stanno concentrando in serie attività identiche e che hanno fatto sollevare dubbi su qualità e tipologia di offerta commerciale. A questo si sono affiancati problemi di ordine pubblico e vivibilità che da giorni tengono banco nel dibattito cittadino.

Il sindaco Fabio resta su argomenti generali, ovvio, ma il collegamento con quella situazione appare naturale: "In attesa del nuovo regolamento – afferma – abbiamo ravvisato la necessità di stoppare aperture che potrebbero poi essere in contrasto con le nuove norme, che saranno improntate su attività commerciali con elementi caratterizzanti della comunità, assicurando al tempo stesso un miglior presidio del territorio e una più uniforme e diffusa localizzazione degli esercizi commerciali e artigianali. Stiamo lavorando anche a iniziative per la valorizzazione dei locali destinati ad attività commerciali sfitti da oltre dodici mesi".

Tra gli obiettivi del provvedimento, si spiega da Palazzo pubblico, l’argine a "comportamenti speculativi, anche a livello immobiliare, a danno degli esercenti: tali comportamenti, oltre che indesiderati, potrebbero pregiudicare la corretta valutazione delle disposizioni che si vorranno introdurre col nuovo Regolamento".

Entro questa settimana partirà la fase di concertazione, che dovrà concludersi alla metà di aprile. Da qui ci sarà un mese e mezzo per varare il nuovo regolamento. Dal 1 giugno, se tutti i tempi saranno rispettati, si concluderà il periodo di salvaguardia e nel frattempo la Polizia municipale attuerà "un’attività di monitoraggio su eventuali situazioni di degrado e di sicurezza urbana dell’intero centro storico auspicando una collaborazione con le altre autorità preposte".

Tra gli obiettivi, la "promozione degli elementi caratterizzanti e identitari della comunità, assicurando al tempo stesso un miglior presidio del territorio e una più uniforme e diffusa localizzazione degli esercizi commerciali e artigianali", con "l’individuazione di aree di particolare interesse per le quali sia necessario prevedere una maggiore tutela".

Matteo CappelliOrlando Pacchiani