di Alessandro D’Amato
ROMA
I "profili" di personaggi da "segnalare alla Dda di Bologna". Il colloquio con William Correa fissato per questa settimana. E il sopralluogo a Siena a inizio marzo. Il presidente della Commissione parlamentare sulla morte di David Rossi ne ha parlato in conferenza stampa alla Camera illustrando le ultime novità dell’inchiesta. Partendo da un elemento ben preciso. Ovvero "il numero 4099009 digitato sul cellulare del capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena la sera della morte con il numero di un certificato di deposito ordinario a tasso fisso al portatore, con scadenza 31 agosto 2013, rilasciato dalla filiale di Viadana dalla banca popolare di Puglia e Basilicata".
Il certificato di deposito ordinario
Vinci spiega che la vicenda, segnalata dal giornalista Nicola Borzi sul suo blog nel 2019, non è mai stata spiegata, se non per il fatto che Rossi si recava realmente in comune di Viadana perché Mps sponsorizzava la squadra di rugby locale. "Oggi invece sappiamo che a pagina 22 e 419 della sentenza sull’indagine Grimilde della Dda di Bologna il Tribunale riporta come proprio in quella filiale della Banca Popolare di Puglia e Basilicata di Viadana vi fosse già, quanto meno dal 2017, un conto corrente intestato a un altro soggetto, ma concretamente utilizzato da Salvatore Grande Aracri, soggetto ‘ndranghetista dell’omonimo clan con infiltrazioni in tutta l’Emilia-Romagna e nella bassa Lombardia".
Le ‘ndrine
Secondo Vinci gli elementi emersi dall’intreccio dei dati portano a ritenere che ci siano profili "da segnalare alla Dda di Bologna", per "non lasciare nulla di intentato". Venerdì 8 novembre invece "si terrà l’interrogatorio in carcere di William Correa. Sentiremo quanto ha da dire, visto che è passato del tempo, perché come Commissione abbiamo ritenuto, come già avvenuto con De Pau (Giandavide De Pau, l’uomo accusato dell’omicidio di tre donne a Roma e che si autoaccusò nel 2019 della morte dell’ex manager di Mps David Rossi ndr) di non fidarci solo di ciò che è uscito, ma di conoscere questi personaggi per saggiarne la credibilità". William Villanova Correa è reo confesso dell’omicidio di una prostituta, Lucelly Molina Camargo, avvenuto tre giorni prima della morte di Rossi. Ha detto ai pm di Genova persino di conoscere "gli autori dell’omicidio di David Rossi: erano tre, fra loro un albanese che vive a Milano. Indagate sull’amante della persona che ho ucciso, un dirigente Mps".
Il sopralluogo a Siena
Vinci vuole sentire l’ex escort "anche per saggiarne la credibilità". Poi si valuterà se sentirlo o meno in plenaria. Sul sopralluogo a Siena, Vinci annuncia che ci sarà a marzo 2025: "Perché vorrei farlo nello stesso periodo dell’anno in cui è morto Rossi, anche per poter apprezzare meglio la dinamica del fatto, le luci e quello che è successo". Perché, spiega il deputato di Fratelli d’Italia, "non abbiamo una pista, ma la presenza di personaggi vicini alle ‘ndrine va indagata con gli strumenti della magistratura".