REDAZIONE SIENA

Commissioni comunali ’blindate’. Il sindaco Fabio fa chiarezza:: "Le riunioni aperte al pubblico"

"Nessuna preclusione per la partecipazione dei giornalisti alle sedute. Polemica senza alcun fondamento. Essendo una bozza, si tratta di un documento senza alcun valore specifico. Qui sempre trasparenza".

Il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, interviene dopo le polemiche sulla bozza di regolamento che ’blinda’ le commissioni

Il sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, interviene dopo le polemiche sulla bozza di regolamento che ’blinda’ le commissioni

Il sindaco Nicoletta Fabio mette fine alle polemiche sulla bozza di regolamento che poneva dei limiti di accesso alle commissioni consiliari. "Nessuna preclusione per la partecipazione dei giornalisti alle sedute che, come da Regolamento, sono pubbliche – le parole del primo cittadino –. E’ una polemica senza alcun fondamento". E ancora: "Mi si sollecita una presa di posizione – specifica il sindaco – su una bozza di documento che era al vaglio dei capigruppo e dei consiglieri comunali, della quale sono venuta a conoscenza solo dopo lo scatenarsi di una tempesta in un bicchiere d’acqua. Essendo una bozza, infatti, si tratta di un documento senza alcun valore specifico, sul quale i consiglieri stessi devono ancora esprimersi".

Ma non finisce qui: "Sono circolate assolute falsità – aggiunge Fabio – anche da parte di rappresentanti istituzionali, che dovrebbero invece avere contezza di quello di cui si parla, fattore che purtroppo ho riscontrato non solo in questa circostanza, ma anche in altre dove la critica politica si è tramutata in distorsione della verità".

"Mi stupiscono – rimarca il sindaco di Siena – anche gli interventi di Ordine dei Giornalisti e Associazione Stampa Toscana, che mi richiamano a intervenire su una bozza di documento che è stato il risultato di interlocuzioni alle quali non ho partecipato. Esiste un Regolamento che disciplina i lavori delle commissioni consiliari, se ci fosse la necessità di portare alcuni correttivi, c’è un iter che verrà nel caso attivato". "Non ho mai avuto alcuna preclusione nei riguardi dei giornalisti – evidenzia Fabio –, peraltro sono stata iscritta per trenta anni anni all’Ordine e conosco regole e codice deontologico. Ho anzi accolto con favore lo straordinario interesse e la conseguente ampia partecipazione dei giornalisti stessi ai lavori delle Commissioni consiliari, cosa mai avvenuta in passato e aspetto questo che rientra pienamente nella mia visione della cosa pubblica. Da parte della sottoscritta e della Giunta comunale proseguirà convintamente questo percorso di trasparenza e di confronto senza alcun filtro".

Poi un commento per sgombrare il campo da illazioni: "In tutta questa situazione kafkiana – è la conclusione – si è voluto anche inserire la presunta nomina di un mio portavoce, figura peraltro diversa da quella dell’ufficio stampa, che fin ora non ho ritenuto necessaria e che comunque resta una mia decisione non condizionabile da nessun fattore esterno. Visto lo scangeo e il sospetto di una mia distanza dalla stampa credo che continuerò su questa linea: resto a disposizione di qualunque giornalista voglia interloquire direttamente con me".

E infine: "Sottolineo, nel caso ce ne fosse bisogno, che Sara Corti, come risulta agli atti, è il responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione del Comune di Siena, lavora per il sindaco e per l’amministrazione comunale come tutti gli altri uffici. In particolare –afferma il primo cittadino – i membri dell’ufficio stampa per le loro specifiche competenze sono spesso a stretto contatto con la sottoscritta e con la Giunta comunale per svolgere al meglio le loro mansioni".