Compra un’auto su internet. Non gli viene mai consegnata. Prete fa denuncia per truffa

Il sacerdote ha versato, fra bonifici e in contanti, 8.800 euro che non ha neppure avuto indietro. Capito di essere stato raggirato si è rivolto ai carabinieri e poi all’avvocato De Mossi per tutelarsi.

Compra un’auto su internet. Non gli viene mai consegnata. Prete fa denuncia per truffa

Compra un’auto su internet. Non gli viene mai consegnata. Prete fa denuncia per truffa

di Laura Valdesi

SIENA

Truffe on line, c’è stato un vero boom a Siena. Durante il covid è diventata un’abitudine comprare sul web e, al contempo, sono cresciute le occasioni per mettere a punto raggiri da parte dei malviventi. Occorre dunque prestare sempre grande attenzione quando le offerte vengono proposte su social e siti. Ne sa qualcosa un sacerdote che opera nella nostra comunità: ha comprato un pick up usato versando oltre ottomila euro. Peccato che il mezzo che tanto gli serviva non l’ha mai avuto ma soltanto visto sul sito internet dove veniva pubblicizzato. Nè ha riavuto indietro la cifra già sborsata. Compreso di essere stato raggirato, ha incaricato l’avvocato Luigi De Mossi di tutelarlo, chiedendo il congelamento delle somme versate sia mediante bonifico che in contanti. O che almeno gli sia consegnato il pick up. "Anche se non si può anticipare alcuna valutazione che resta soggetta alle scelte prima della procura della repubblica ed eventualmente, poi, del giudice che venisse incaricato, sempre che l’esito delle indagini arrivi a sostenere l’accusa in giudizio, è del tutto evidente che il fenomeno è molto sviluppato. Va monitorato e controllato", osserva l’avvocato De Mossi. Riferendosi al dato rilevante della vicenda, ossia che siamo di fronte a rapporti su internet i quali, allo stato, appaiono sovente non trasparenti causando anche nella nostra provincia sempre più problemi.

Il sacerdote ha necessità di un mezzo pick up, opera in una zona industriale e densamente popolata. Per gestire al meglio le esigenze dei suoi parrocchiani e delle famiglie che segue va su internet per valutare le offerte di un mezzo funzionale. Fa varie ricerche sui siti, confronta. Sceglie quindi di comprare un pick up usato dell’anno 2000 che sembra fare proprio al caso suo. E qui inizia la trattativa con il presunto venditore per accordarsi sul prezzo: 8.800 euro e l’affare è fatto. Invece iniziano i guai. Il sacerdote, scrupoloso, mantiene fede agli impegni presi facendo una serie di pagamenti sia con bonifici che mediante contanti. Il primo di 1000 euro il 19 dicembre, il secondo entro la fine dello stesso mese per 5mila. In contanti consegna di altri 2310 euro nel gennaio scorso. Restavano da sborsare solo poco più di 400 euro. Il 7 doveva essere consegnato il pick up ma il presunto venditore non si sarebbe presentato. Anche l’appuntamento preso con l’uomo, alla fine rintracciato, per il giorno seguente si era rivelato un flop. Non aveva trovato nessuno ad accoglierlo. Così non è rimasto al sacerdote che rivolgersi ai carabinieri denunciando quanto accaduto.