PINO
Cronaca

Con la Lagarde ’Non ci resta che piangere’

Pino

Di Blasio

Folgorante la risposta di Troisi, che nel film interpreta Mario il bidello: "Sì, sì, mo me lo segno".

Probabilmente lo stesso pensiero che è passato per la mente di un Mario più importante, il presidente del consiglio Draghi, che reggeva la Bce prima di Christine Lagarde. Ma i mercati e molti politici hanno reagito in maniera scomposta, di ’pancia’. Accusando la Bce di voler "affossare l’Italia", di "trattarla come la Grecia" e altre amenità dello stesso tenore. La Borsa Italiana ha perso il 5,3%, lo spread è risalito a quota 230, i titoli delle banche hanno perso dal 5 al 12% delle loro quotazioni in poche ore. A palese riprova che l’Italia è lo Stato che è più esposto ai venti e alle intemperie dell’Europa. E che ogni volta che è chiamato a rispettare i suoi impegni, si comporta come uno studente che non ha fatto i compiti a casa: prova a fare salatino o a saltare l’interrogazione.

Però stavolta ha sbagliato anche la ’professoressa’ Lagarde. Nei tempi e nei modi del monito. Non a caso da Francoforte si sono affrettati a ricordare che ci saranno meccanismi per aiutare gli Stati che soffriranno di più per gli spread alle stelle. Le parole della presidente della Bce hanno avuto il sapore di una profezia che si autoavvera. E soprattutto per il Monte dei Paschi è stata un’altra botta sui sogni e le speranze di riscatto.

Non è stato un assist, per l’ad Luigi Lovaglio, lasciare sul terreno altri 30 milioni di euro di capitalizzazione. Già è molto complicato convincere il 23 giugno partner privati (Axa, Credit Agricole, il pool di banche garanti, o chiunque sia interessato) a sottoscrivere 900 milioni di aumento di capitale, con il Ministero dell’Economia che sottoscriverà 1 miliardo e 600 milioni per il 64%, per il 36% di Mps. Sapendo che in Borsa tutta la banca ora vale 777 milioni di euro. Ci si mette anche il ’Ricordati che devi morire’ della Lagarde. E’ naturale che ’non ci resta che piangere’.