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Rossana Casale in concerto domani sera alla Basilica dei Servi
Sfumature jazz e blues per il concerto di Natale nella basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi. Ospite della Contrada di Valdimontone, domani alle 18.30, ci sarà Rossana Casale, con il suo ‘Round Christmas’. Accompagnata da Emiliano Begni al pianoforte e Francesco Consaga al sax soprano e flauto traverso, la straordinaria voce della cantante condurrà per mano il pubblico attraverso un viaggio raffinato, in un’atmosfera natalizia che riunisce sacro e profano, dal classico Silent Night alle provocazioni di Chocolate Jesus di Tom Waits.
E poi ancora brani di Maria Bethania, George Brassens, Gilberto Gil, Edith Piaf, Henry Salvador, Donald Y Gardner. "Questo concerto – racconta l’artista – parte dall’album ‘Round Christmas’, che ruota attorno al tema dei giorni di Natale, cercando di toccare tutte le grandi contraddizioni che nascono sotto le luci colorate di questo periodo. Il tema della fede e quello della povertà. Un po’ facendo sul serio e un po’ con chi ci ha giocato, come Waits. Il brano di Piaf, per esempio, parla dei bambini che guardano nelle vetrine tutto quello che non potranno mai avere". In una formazione trio, quindi, per un concerto (a ingresso libero) emozionante, intimo e coinvolgente.
"Il Natale dev’essere un tempo dove poter gioire – afferma ancora Casale – ma dove è anche d’obbligo essere presenti al racconto dell’uomo in tutte le sue sfaccettature, e la musica è l’unica cosa che ti concede la possibilità di farlo contemporaneamente. Ho fatto una scelta in questo senso, per andare a toccare tutti i temi che non si devono annullare sotto le feste. Un concerto che vuole essere una riflessione fatta attraverso la musica, come una sorta di contraltare al far finta che va tutto bene". Grandi successi e pezzi ricercati, provenienti da repertori molto diversi, anche linguisticamente, che si fondono con naturalezza nella loro nuova veste, tra jazz e blues.
"Sono brani molto diversi – spiega la cantante – e il filtro siamo noi musicisti. Con Consaga e Begni ci unisce la voglia di suonare queste cose, rimanere in corda con il testo ma dare una sonorità che possa amalgamare il repertorio. Battendo sul pianoforte, sui ritmi, siamo riusciti a creare, svestire alcuni brani e renderne più forte la parte emotiva. La verità, poi, è che se alla base un brano è scritto bene, puoi farlo in qualsiasi modo e ti arriva lo stesso. Non mi prendo la presunzione di dire che ho dato una veste nuova a questi brani, ma sicuramente è la mia veste".
Riccardo Bruni