LAURA VALDESI
Cronaca

Stangata per il massaggio a luci rosse, condannato a sei anni per violenza

Il pubblico ministero aveva chiesto 4 anni. L’avvocato Betti: “Lette le motivazioni valuteremo l’appello”

Stangata per il massaggio a luci rosse, condannato a 6 anni per violenza (foto d'archivio)

Stangata per il massaggio a luci rosse, condannato a 6 anni per violenza (foto d'archivio)

Siena, 17 gennaio 2025 – Il massaggio alla cliente, una 28enne della Valdichiana aretina arrivata nel centro olistico sul rilassarsi insieme al fidanzato, non poteva essere fatto in quel modo. Le avrebbe sfiorato le parti intime, toccando l’inguine e, ripetutamente, anche il seno. Concludendo il massaggio con una bacio sulla fronte alla donna. Che non aveva prestato il consenso. Al massaggio sì, era andato nel centro per quel motivo, ma secondo quanto contestato in aula durante il dibattimento, non sarebbe stata informata delle modalità del trattamento. Neppure nel biglietto pubblicitario sarebbe stato specificato. Una prestazione, avvenuta nel giugno 2022 in un paese della Valdichiana dove era stato aperto il centro, ora chiuso, che la procura ha inquadrato come violenza sessuale. Questa l’accusa per cui il pubblico ministero Niccolò Ludovici aveva chiesto la condanna a quattro anni per il massaggiatore. Che adesso, così ha riferito in aula il 9 gennaio scorso, ha cambiato lavoro lasciando perdere i massaggi. Il collegio presieduto da Simone Spina ieri ha letto la sentenza. E’ arrivata una stangata per l’uomo, sebbene sia stata riconosciuta la lieve entità: 6 anni la pena. L’imputato, difeso dagli avvocati Graziana Bonucci e Alessandro betti, era in aula. Ed è apparso evidente lo sconcerto, anche uan volta uscito. “Leggeremo le motivazioni che verranno depositate fra 90 giorni, alla luce delle quali valuteremo sicuramente l’appello”, si limita a commentare Betti.

Sarà interessante leggerle per capire le ragioni della stangata, rispetto almeno alle richieste stesse del pubblico ministero. Molte domande del collegio giudicante, nel corso del dibattimento, hanno cercato di scavare per capire se la ragazza aveva espresso il consenso. In particolare a quel massaggio californiano total body a cui lo stesso imputato aveva dato un’interpretazione propria, aggiungendo per esempio il bacio in fronte dato alla cliente. Senza specificare che avrebbe toccato anche seno e inguine.