Una Giornata nazionale dell’ascolto dei minori, propone l’arcivescovo di Siena Augusto Paolo Lojudice. "Che dovrebbe diventare un momento celebrativo nel quale lasciare l’aula del tribunale per recarsi in quelle di s cuola o nei luoghi di aggregazione giovanile per ‘ascoltare’ i ragazzi. Ed anche una giornata in cui i tribunali aprano le porte per accogliere i più piccoli, dare spazio alle loro voci e conoscere i loro diritti".
Il presule chiama dunque in causa i palazzi di giustizia. Dai vertici dell’Ufficio senese arriva subito "l’assoluta disponibilità ad una iniziativa di alto valore pedagogico che estende il concetto di legalità al dialogo e al confronto", rilancia il procuratore Salvatore Vitello.
Si inserisce il presidente del tribunale Roberto Carrelli Palombi per rilevare "che l’idea di una Giornata nazionale dell’ascolto dei minori coinvolge le competenze in materia di famiglia proprie del tribunale stesso". Carelli Palombi declina: "L’ascolto dei minori nei procedimenti di separazione, dei figli naturali. Normalmente lo fa il presidente e, personalmente, ad esso attribuisco la massima attenzione. Dirò di più: questo evento potrebbe anche rappresentare l’attenzione dell’autorità giudiziaria , intesa come tribunale per i minori, procura della repubblica e tribunale ordinario, alle problematiche appunto del minore. Una buona iniziativa a cui ribadisco la disponibilità".
E poi, proseguono Vitello e Carrelli Palombi, "rientra nel concetto in cui abbiamo sempre creduto entrambi, quello del Palazzo di giustizia aperto alla collettività. Questo avviene già con le scuole, figuriamoci con i minori".
La.Valde.