A un anno esatto dall’attacco del 7 ottobre 2023 e dall’inizio dell’ultima sanguinosa fase del conflitto israelo palestinese oggi, al polo Mattioli, si terrà la conferenza non autorizzata “J’Accuse: conferenza sulla questione palestinese“. L’evento inizierà alle 16 ma, viste le condizioni, gli organizzatori dell’associazione studentesca Cravos consigliano di prendere posto già da prima in aula Cardini. "Non sappiamo quante persone aspettarci – ha dichiarato Samuele Picchianti, rappresentante di Cravos e presidente del consiglio studentesco –, sicuramente l’aver concluso la raccolta fondi di circa 1800 euro in meno di tre ore ci mette tanta fiducia anche sulla partecipazione. Alcuni professori, inoltre, ci hanno dato sostegno sospendendo le lezioni nel pomeriggio, altri hanno scritto una lettera aperta all’Università, insieme a docenti di altri atenei, che ad oggi è stata sottoscritta da centinaia di studenti, lavoratori e docenti".
Si attendono quindi molte persone, fra studenti, professori e cittadini interessati, a una conferenza che, lo ricordiamo, non è stata autorizzata dall’Università, che ne aveva invece richiesto lo spostamento in altra data. Il rettore Roberto Di Pietra ha ribadito più volte la distanza dell’ateneo da tale iniziativa, pur garantendo una non repressione. Negli scorsi giorni si è esposto sul tema anche il Laboratorio ebraico antirazzista, con una lettera in cui si legge: "Emerge in particolare, una chiara volontà di blindare il dibattito pubblico, di non voler prendere atto di quello che la Corte internazionale di giustizia ritiene poter configurare un genocidio e di limitare la costruzione di un confronto senza pregiudizi. Come ebrei, figli di sopravvissuti, rifugiati ed esiliati, conosciamo il significato dell’oppressione e dell’odio razziale. Per questo ci opponiamo a chi usa l’antisemitismo (che con angoscia constatiamo essere in aumento) come clava per reprimere e silenziare chi si oppone al genocidio a Gaza e all’espansione coloniale israeliana in Palestina".
Alla conferenza interverranno lo storico israeliano Ilan Pappé (presente da remoto), la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati Francesca Albanese, l’attivista italo palestinese Karem Rohana e il divulgatore di geopolitica Giuseppe Flavio Pagano. Seguirà un giro di domande agli ospiti in presenza e uno spazio per le domande del pubblico, non ci saranno invece i balli tipici palestinesi inizialmente pervisti, come richiesto dal Senato accademico. La conferenza sarà trasmessa anche in diretta streaming e verrà registrata.